Foglie di Loto e superfici autopulenti

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Foglie di Loto e superfici autopulenti

I principi anatomici alla base delle superfici autopulenti delle foglie di Loto (Nelumbo nucifera) sono utilizzati per creare superfici autopulenti di plastica e altri materiali per molte applicazioni, compresi prodotti per consumatori come tazze di plastica. La superficie di una foglia di Loto è costituita da molti piccoli pilastri con un strato di cera sulla sommità. L’acqua è alzata da questi pilastri e forma goccioline sferiche. Queste goccioline non possono coprire la superficie della foglia. Le particelle di sporco sono eliminate quando queste goccioline d’acqua rotolano via dalla foglia, non avendo avuto alcuna opportunità di fissarsi alla superficie.

Ricercatori presso la University of Twente, a Enschede, in Olanda, hanno creato superfici simili bombardandole con impulsi laser ultra-rapidi (femtosecondi) in due fasi. Nella prima fase la superficie riceve una bella trama ondulata. La seconda fase consiste nel creare una moltitudine di pilastri. Questi pilastri hanno una trama fine provocata dalla prima fase. Il risultato è che l’acqua si forma in goccioline, proprio come nella foglia del Loto, ma in assenza di uno strato di cera. Il lavoro è applicato a stampi d’acciaio per micromacchine a iniezione da cui si producono queste superfici scolpite sull’economico polipropilene e atri prodotti polimeri che hanno le stesse proprietà auto-pulenti. Queste nuove superfici danno una sensazione sericea al tatto.

“Alphagalileo” Ulteriori informazioni: University of Twente.

E-mail: [email protected]

www.wa.ctw.utwente.nl/research/laser/groenendijk.doc/index.html


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