Tolleranza al sale delle rose
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- Tolleranza al sale delle rose
 

Alcune recenti ricerche dimostrano che di fatto le piante di rose possono tollerare livelli relativamente alti di salinità da NaCl (fino a 30 mM) con un impatto minimo o insignificante sulla produzione e sulla qualità dei fiori. Questa risposta è significativamente influenzata dalla selezione dei portainnesti, con Rosa manetti e R. x ‘Natal Briar’ che sono relativamente più tolleranti per il sale rispetto a R. odorata (cioè. R. indica ‘Major’), R. multiflora ‘Rum 9’ e R. x ‘Dr. Huey’. L'accumulo di sodio e cloro nei tessuti fogliari è influenzata dai livelli di applicazione del sale e dalla selezione del portainnesto, con una notevole esclusione del sodio che è stata osservata su piante innestate su R. manetti e R. x ‘Dr. Huey’. Nelle rose, per un'elevata produttività sono necessari notevoli apporti di acqua e sostanze nutritive. L'azoto (N) somministrato attraverso la concimazione liquida può spesso portare a dosi annuali di azoto fino a 9000 kg Ha-1. La ricerca indica che queste dosi sono eccessive rispetto alle esigenze della coltura, con perdite di azoto dovute a dilavamento che superano il 50%. Questo può contribuire a livelli di sale indesiderabili nella zona delle radici. Le rose sono state storicamente classificate come sensibili alla salinità, un'osservazione che contrasta con la pratica raccomandata di somministrare livelli elevati di sostanze nutritive. Questo è peggiorato dal sempre maggiore utilizzo di acqua d'irrigazione di scarsa qualità e dalle pressioni attuali sul riciclaggio delle acque di drenaggio scaricate per minimizzare l'inquinamento. Cabrera ISHS Acta Horticulturae 609: International Symposium on Managing Greenhouse Crops in Saline Environment www.actahort.org


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