Chirita, i meriti di questa pianta in vaso fiorito
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- Chirita, i meriti di questa pianta in vaso fiorito
 



Questo genere è strettamente correlato a Saintpaulia, ma è di origine asiatica e non africana. Di Chirita fanno parte circa 150 specie, la maggior parte delle quali è stata scoperta relativamente di recente. Sono nuovissime per quanto riguarda le possibilità di coltivazione commerciale.

Secondo la specie e la varietà, le piante di Chirita possono essere erbacee perenni arbustive, erbacee annuali a stelo molle, rosette perenni senza stelo o erbacee minuscole, con solo una o due foglie. Molte delle specie crescono sulle pareti rocciose delle scogliere, spesso su rocce calcaree. Sono originarie dello Sri Lanka e dell’India, attraverso l’Himalaya Cina e Sud Est Asiatico, giù per la penisola malese fino a Sumatra, Giava e Borneo. Il nome Chirita deriva dalla parola Hindustana che significa Genziana. Il genere differisce da Streptocarpus (un altro genere strettamente correlato) per i frutti dritti e non contorti; la maggior parte delle specie non tollera le alte temperature.

Chirita può essere propagata per seme, ma le varietà ibride perdono la conformità. Le foglie si possono propagare in un modo simile a quello utilizzato per Saintpaulia. Una foglia sana, scura, viene prelevata con un taglio netto alla base del picciolo. La foglia recisa viene posta eretta in una miscela di compost a base di torba e vermiculite e coperta con un sacchetto di polietilene o messa in un propagatore per mantenere l’umidità. La foglia radica in poche settimane a temperatura ambiente. E’ prodotta una massa di pianticelle che possono poi essere separate. Le specie con foglie più grandi si propagano tagliando le foglie in sezioni, come nella propagazione di Streptocarpus. Ogni venatura laterale produce una piantina.

Le piante sono coltivate in vasi piccoli e preferiscono crescere aderenti al vaso. Le specie piccole, come C. tamiana restano piccole e hanno bisogno di misure di vasi simili a Saintpaulia. Alcune delle specie a crescita più ampia e gli ibridi hanno bisogno di rinvasature regolari, eventualmente ricoltivando in una misura maggiore.

E’ necessario un compost ben drenato a base di torba leggera o di fibra. Le piante sono irrigate moderatamente e solo quando il compost è asciutto. Un concime ad alto contenuto di potassa viene fornito settimanalmente per tutta la stagione colturale. Le piante crescono bene alle normali temperature da interno e in serra fredda o calda, in questo caso senza superare i 30 °C. La maggior parte delle specie tollera le basse temperature ma richiede protezione dal gelo. Tollerano abbastanza bene una bassa umidità relativa. Però se ci sono basse temperature invernali non gradiscono un’elevata umidità relativa e un compost umido.

Chirita preferisce buoni livelli di luce ma non vuole pieno sole durante i mesi estivi (in estate è necessario un 50% di ombreggiamento in serra). Diverse specie di Chirita fioriscono in diverse stagioni per tutto l’anno.

 


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