Udo Oels: “Bayer ha dato priorità assoluta alla protezione
del clima”
Nel corso del Summit mondiale sul clima svoltosi a Montreal,
Bayer ha ricevuto il premio “Low Carbon Leaders Award” per i risultati ottenuti
negli ultimi dieci anni nel campo della protezione climatica. Una giuria
internazionale composta da esperti in rappresentanza del mondo politico, di
organizzazioni non governative e dell’industria, nominata dalla nota
organizzazione per la protezione del clima “The Climate Group”, ha indicato Bayer
“best in class”, ovvero “prima della classe”. Unica società tedesca a ricevere
questo riconoscimento, conferito alle aziende che si collocano fra le prime
cinque, nella classifica mondiale per la protezione del clima, Bayer si è aggiudicata
il terzo posto su un totale di 500 aziende fra le più grandi del mondo.
Bayer ha ricevuto il premio a riconoscimento del suo ruolo
di pioniere a livello internazionale nella riduzione delle emissioni, tanto che
il Gruppo ha già superato gli obiettivi nazionali e internazionali. Infatti,
mentre il protocollo di Kyoto e il Parlamento tedesco hanno stabilito una
riduzione dei gas a effetto serra in Germania del 25 percento entro il 2005 e
del 50 percento entro il 2020 rispetto al 1990, Bayer è riuscita a diminuire le
emissioni a livello mondiale di oltre il 60 percento a partire dagli inizi
degli anni ‘90.
“Questi premi sono un chiaro riconoscimento di quanto sia
importante il primato nell’affrontare il cambiamento climatico,” ha dichiarato Steve
Howard, CEO di The Climate Group. “Questi sono gli esempi migliori fra quelle
aziende […] che hanno scelto di affrontare la questione in modo dinamico e proattivo.
Si sono rese conto che le soluzioni per combattere il cambiamento climatico
sono possibili, accessibili e hanno costi ragionevoli.”
“Bayer ha dato priorità assoluta alla protezione del clima e
alla gestione del risparmio delle risorse. Per questo motivo siamo felici di
aver ricevuto questo eccezionale riconoscimento dei risultati ottenuti,” ha
dichiarato Udo Oels, membro del comitato direttivo di Bayer per l’innovazione,
la tecnologia e l’ambiente. “Abbiamo messo in pratica nelle nostre attività
quotidiane le nostre convinzioni in materia di sviluppo sostenibile. Nel corso
degli ultimi dieci anni, abbiamo ridotto in modo significativo le emissioni
nonostante la considerevole crescita dei volumi di produzione.”
Bayer è riuscita a gestire la riduzione dei gas a effetto
serra soprattutto mediante la modifica dei processi e l’implementazione di
tecnologie all’avanguardia. Un esempio è il passaggio fondamentale dall’amalgama
al processo a membrana nell’elettrolisi cloro-alcalina. Questo ha comportato la
chiusura di alcuni impianti e la vendita di società affiliate e sussidiarie. Un
altro importante contributo è venuto dall’adozione di nuove centrali elettriche
che funzionano a gas invece che a carbone e garantiscono un rifornimento di
energia a prezzi contenuti grazie all’azione combinata di calore e generazione
di energia. Anche questo incide in modo positivo sulla protezione del clima.