I partner nel progetto I.S.T. ‘PLANTS’ hanno depositato un brevetto per una nuova tecnologia sviluppata per dare a ogni singola pianta o a una coltura le precise condizioni ottimali di crescita ‘ascoltando’ le piante e inviando loro la precisa quantità di acqua, sostanze nutritivi o antiparassitari di cui hanno bisogno. Fondamentalmente le piante controllano il sistema e non vicecversa. Questo riduce lo stress della pianta e mantiene al minimo l’apporto di acqua, sostanze nutritive o antiparassitari. Il sistema avrà utili applicazioni per la coltivazione delle piante in ambienti ostili, come stazioni spaziali, ambienti fuori-suolo e sistemi di coltura chiusi. Nel progetto, il partner principale è il Tyndall National Institute, in Irlanda.

Il sistema raccoglie i segnali delle piante quasi in tempo reale. Una telecamera a infrarossi esegue la scansione della superficie di tutta la coltura e individua automaticamente quando le singole piante o gruppi di piante stanno diventando troppo caldi. Un altro sensore rileva la fluorescenza della clorofilla che determina il ritmo a cui le piante fotosintetizzano. Questi sensori comunicano i loro dati attraverso ricetrasmittenti wireless appositamente sviluppate. I chip lavorano senza fili, contengono le loro batterie e possono comunicare in un raggio di circa 10 m. E’ in corso il lavoro per allungare considerevolmente questa distanza e per trovare dei metodi idonei perché il chip possa autolimentarsi con energia solare etc. Al cuore del sistema c’è il software gestionale denominato ePlantOS, progettato in Grecia dal Computer Technology Institute che riunisce i dati e dà le risposte nel contesto delle piante e dell’ambiente “AlphaGalileo” Dr Anthony Morrissey,

Email: anthony.morrissey@tyndall.ie istresults.cordis.lu/