Progetto dei giardini urbani – una sfida per il futuro
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- Progetto dei giardini urbani – una sfida per il futuro
 
Secondo la FAO, nel 2005, l’agricoltura urbana e peri-urbana ha fornito cibo a circa 700 milioni di abitanti delle città (un quarto della popolazione urbana del mondo). Rifornisce i mercati urbani con un ampio assortimento di prodotti, crea posti di lavoro e rende le città più verdi, grazie a orti, giardini commerciali e, forse ‘collateralmente’, con un piccolo assortimento di ornamentali. Con l’imponente urbanizzazione in atto in ‘Cindia’ (Cina e India) e parte dell’Africa, si prevede che entro il 2025 metà della popolazione in questi paesi (e oltre) vivrà nelle aree urbane.

Questo suggerisce che produttori, paesaggisti, architetti e tecnici tengano in seria considerazione l’idea di progettare giardini urbani multifunzionali. Giardini che uniscano la possibilità di una produzione intensiva di frutta e verdura senza dimenticare l’inserimento di rotazioni di colture ornamentali in quelle che altrimenti sono giungle di cemento.

Questo tipo di progettazione dovrebbe considerare tutti i fattori, dalla disponibilità d’aqua al tipo di substrato colturale (potrebbe essere coltivazione fuori suolo in strutture protette, sistemi idroponici chiusi, ecc) fino al drenaggio e ai residui. Se la terra è troppo preziosa, lo spazio per un giardino urbano non deve essere confinato al livello del terreno; lo si potrebbe concepire a diversi livelli (persino sotto terra in certe circostanze) come parte integrante dei moderni edifici fin dagli stadi preliminari del progetto architettonico. Non c’è bisogno che questi giardini siano in piano: possono anche essere progettati in pendenza e terrazzati. Questi giardini saranno necessari per sopperire alle necessità di cibo e ristoro delle persone che vivono in una moderna area urbana che si sta rapidamente espandendo a megalopoli. Si prenda ad esempio l’eventuale confluenza delle grandi estensioni urbane attorno al Pearl Delta in Cina: da Hong Kong a Shenzhen fino a Guangzhou (Canton) e, a scendere sull’altro lato fino a Macao (Ndr).

L’esplosione della popolazione urbana rappresenta una serie di sfide colossali per megalopoli, città e cittadine. Come risultato della migrazione, la povertà urbana sta crescendo e i meno privilegiati hanno difficoltà ad acquistare il cibo di cui hanno bisogno. C’è un fabbisogno sempre maggiore di produzione di alimenti in queste aree urbane. L’orticoltura e l’agricoltura urbana e periurbana possono aiutare a risolvere questi gravi problemi alimentari ed ecologici. Però è sotto minacce costanti, come la concorrenza per la terra tra usi agricoli e resisdenziali o industriali o l’uso di prodotti di importazione da parte di gruppi di distribuzione di alimentari e supermercati. E’ vitale riconciliare questi interessi contraddittori. Negli ultimi anni sono stati intrapresi molti progetti delle Nazioni Unite e di altri. L’agricoltura urbana e periurbana viene designata dalla sigla UPA. “Alphagalileo”, CIRAD, www.fao.org/urbanag/

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