Giardini e agricoltura in verticale
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- Giardini e agricoltura in verticale
 
In una recente mostra ‘Nuove Verticali a Milano’, Boeri Studio ha esposto un progetto denominato ‘Il Bosco Verticale’ che è costituito da due torri di appartamenti, la prima alta 108 metri (23 piani), l’altra 78 m (21 piani). Integrata nel progetto è la messa a dimora di 900 alberi e arbusti (550 fino a 6 m d’altezza e 350 fino a 3 m). In un piano orizzontale questi alberi e arbusti occuperebbero una superficie di 7.000 m2. Il progetto è rivolto al nuovo piano di sviluppo del quartiere Isola Garibaldi di Milano, nell’ambito del quale lo studio è uno dei contendenti nel progetto per iniziare a sviluppare ‘Milano verticale’ in una città che è essenzialmente orizzontale.

E’ contemporaneo e futuristico nella propria concezione di risparmio di spazio, di contributo alla creazione di un microclima positivo che produce ossigeno, e di eliminazione di biossido di carbonio nonché di raccolta di particelle di polvere. La costruzione punta a essere auto-sufficiente per l’energia (in termini di servizi) grazie all’installazione di 500 m2 di pannelli fotovoltaici sui parapetti delle terrazze e all’installazione di mulini a vento sulla sommità di ambedue le torri. Gli aspetti tecnici richiedono ulteriore attenzione e progetti simili indicano che sono necessari ulteriori sviluppi tecnici sostanziali per conseguire con successo molte opportunità ‘verticali’ (pareti esterne, tetti, atri interni verticali, agricoltura verticale, etc.).

E’ chiaro che il substrato utilizzato nel ‘Bosco Verticale’ deve assolutamente essere leggero e ben drenato e che i sistemi fuori suolo sembrano essere i più adeguati. Il progetto prevede che l’acqua di irrigazione sarà ottenuta in gran parte dal riutilizzo dell’acqua di condensazione da un sistema centralizzato di condizionamento d’aria. La manutenzione delle piante per ogni appartamento sarà delegata a un servizio centralizzato per il condominio, che si prenderà cura anche cura dei due piani di serre. Le varietà di alberi e di arbusti saranno scelte in base alla posizione, ad esempio Betula, Salix e Cornus per il lato nord, ciliegi da fiore e bambù per il lato est, etc. Una cosa è sicura: questo progetto è una sfida tecnica molto più ardua di quanto sembri a prima vista. Informazioni contattando Boeri Studio. Fax 02 55013693, E-mail: boeristudio@boeristudio.it www.stefanoboeri.net (l’Arch. Stefano Boeri insegna urbanistica al Politecnico di Milano).

La coltivazione in verticale potrebbe apparire lontana e futuristica, ma specialmente negli USA, in Giappone, Canada e Cina, architetti e immobiliaristi prendono l’argomento molto sul serio. Richiede collaborazioni essenziali con ricercatori orto-florovivaistici e agricoli e con ingegneri. L’argomento rappresenta una sfida eccitante per gli istituti di ricerca e le scuole italiane che lavorano assieme a famosi architetti, con un occhio di riguardo verso gli enormi insediamenti urbani che sono ora in fase di sviluppo in Cina, India e in tutta l’Asia.

Nel 2005, secondo la FAO, l’agricoltura urbana e periurbana ha dato cibo a circa 700 milioni di abitanti e la ‘agricoltura verticale’ può aiutare a risolvere gravi carestie e problemi ecologici.

www.fao.org/urbanag/

Siti web per alcuni interessanti progetti di ‘agricoltura verticale’:

www.verticalfarm.com/

www.verticalfarm.com/designs.php

www.nymag.com/news/features/30020

www.urbanag.org.au/Greenroofs_Australia.html

Alcuni esempi di ‘giardini verticali’ si possono osservare su:

www.verticalgardenpatrickblanc.com