Produzione biologica: nuovi passi in avanti
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- Produzione biologica: nuovi passi in avanti
 
Alla prossima edizione di Hortifair, l’espositore Agro-Solutions BV introdurrà una nuova linea di fertilizzanti a base di Silicio. Il prodotto Siliforce è costituito da acido silicico stabilizzato, arricchito con selenio e zinco. Siliforce viene somministrato per aspersione alle foglie e ha dimostrato di irrobustire i fiori recisi di rosa riducendo gli effetti negativi degli stress abiotici, facendoli durare più a lungo dopo la raccolta. Ad Aalsmeer, in Olanda, alcuni produttori hanno cominciato a commercializzare rose coltivate con Siliforce come fattore di valore aggiunto di qualità.

L’acido silicico è la molecola bioattiva (o bio-disponibile) per tutti gli organismi viventi. Essenzialmente, l’acido silicico si ottiene con l’applicazione di acido al silicato di potassio in condizioni controllate di temperatura. E’ molto instabile e si polimerizza rapidamente in lunghe molecole a catena (silica colloidale, silica gel e silica) che sono biologicamente inattive. Per questa ragione, la molecola viene stabilizzata durante il processo di sintesi. Il prodotto stabilizzato ha vantaggi evidenti: è di una purezza e di una concentrazione certa, si può immagazzinare e rimane attivo per un certo periodo.

Però, nel contesto complessivo della produzione biologica, non c’è niente che possa impedire ai produttori innovativi di provare a produrre da soli l’acido silicico, purché abbiano strutture tecniche adeguate, capacità ed esperienza. Poiché l’acido silicico ottenuto non sarà stabilizzato, è necessario somministrarlo alle piante quasi immediatamente dopo la sintesi. Questo significa che bisogna fare test adeguati su un piccolo numero di piante prima di fare applicazioni su scala più ampia a qualsiasi coltura. E’ interessante come questo si colleghi ai metodi biodinamici in cui tradizionalmente si prepara una sospensione mescolando quarzo fine del terreno con acqua piovana, Dopo la precipitazione, il liquido puro viene somministrato alle piante per aspersione fogliare. L’ipotesi alla base è che una certa quantità di acido silicico venga rilasciata nell’acqua anche a causa delle radiazioni elettromagnetiche immagazzinate nel quarzo.

In ogni caso, Siliforce e prodotti similari rappresentano un nuovo importante strumento nell’ambito delle dinamiche degli stress delle piante. Se accoppiato con estratti di oli essenziali vegetali, l’efficienza dell’acido silicico può essere significativamente aumentata. Siliforce è ora nel listino del catalogo 2008 di ILSATEC sotto la definizione: permette un maggiore assorbimento dell’elemento minerale Silicio, influenzando positivamente l’assorbimento di tutta una serie di altri elementi nutritivi come calcio, ferro, fosforo, magnesio e boro. Altre ricerche hanno dimostrato un effetto metabolico positivo e un aumento della tolleranza a una serie di fattori di stress biotici e abiotici.

Un utile sito web sui fertilizzanti a base di silicio è gestito da Gert van den Berg: email: gert.vandenberg@solcon.nl www.silicon_nutrition.info

Per ulteriori informazioni: Agro-Solutions BV, Fax 0031 455740335, E-mail:info@agro-solutions.nl www.agro-solutions.com www.ilsagroup.com www.artechno.be

Sarà presente a Hortfair anche l’espositore inglese Plant Impact Plc. Questa ditta di R&D ha già sviluppato un prodotto antiparassitario biologico di successo, denominato BugOil e lavora sul limite delle dinamiche degli stress delle piante. Uno dei suoi prodotti, InCa, permette alle piante di fare un uso molto migliore del calcio. A questo riguardo, si sostiene che InCa è da 20 a 50 volte più efficace di una somministrazione tradizionale di fertilizzanti a base di calcio, specialmente durante i periodi di stress. Contattare Bob Bolton, e-mail: bob@plantimpact.com www.plantimpact.com

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