Possibile esclusione dal mercato di chi riproduce illegalmente
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- Possibile esclusione dal mercato di chi riproduce illegalmente
 

Esclusione totale dal mercato! Negata la consegna del materiale di partenza a tutti coloro che non si attengono alle regole imposte dai Plant Breeders’ Rights. Tutto ciò potrà presto diventare realtà nel mondo della produzione di annuali e fa seguito ad un’indagine svolta sui riproduttori da parte delle dieci principali aziende ibridatrici e fornitrici di materiale di partenza.

Gli accertamenti anche detti operazioni di controllo, sono stati effettuati dalla Royalty Administration International (RAI) in ’s-Gravenzande (Olanda). Questa Agenzia dalla consolidata reputazione nel controllo nel campo dei diritti di brevetto e Royalty delle piante è stata incaricata da Fleuroselect, Organizzazione internazionale per l’industria delle piante ornamentali, di monitorare i dititti di privativa dei brevetti di ottenimento (Plant Breeders’ Rights) per conto di alcuni suoi membri. Questo mese segna l’inizio della quarta stagione operativa da parte dell’organismo RAI. Secondo Maarten Leune, Managing Director di RAI, “Dopo un periodo di orientamento, abbiamo raggiunto il livello di piena operatività del sistema di monitoraggio a nostra disposizione caldeggiato e sostenuto dalle dieci aziende partecipanti all’operazione”. Le aziende ibridatrici e fornitrici di materiale di partenza promotrici del programma sono: Ball Floraplant, Danziger, Fides, Florensis, Moerheim/Suntory, Nebelung, Sakata, Selecta/Klemm, Sunny and Syngenta. Dato il numero e la dimensione di queste dieci società, il monitoraggio di RAI copre praticamente il 90% del mercato ed una buona fetta delle principali colture da reddito.

Sedici volte fortunato
Secondo Leune la politica di controllo è perfettamente ragionevole. Per illustrare l’idea è sufficiente riferire i risultati dello scorso anno, quando i controlli hanno avuto inizio per la prima volta nella loro forma definitiva. Trenta visite effettuate hanno rilevato sedici casi di propagazione illegale e atri cinque sospetti. Nel complesso, gli accertamenti hanno rilevato attività collegate alla riproduzione illegale o, per quanto riguarda il rispetto dei diritti di brevetto, degne di ulteriori accertamenti, in almeno due terzi degli impianti di produzione ispezionati.Le sanzioni complessivamente comminate in seguito a violazioni accertate oltre e le royalty evase da risarcire ammontano a svariate decine di migliaia di Euro ed il fatto che vengano pagate senza eccessive trattative giustifica ampiamente, secondo Leune, il sistema delle royalty, ”In ogni caso, i coltivatori non particolarmente pignoli sulle normative dei Plant Breeders’ Rights, hanno preferito comporre la disputa”.

Lotta ai recidivi
Secondo Leune, va da se che i trasgressori si possono aspettare ulteriori ispezioni nel corso dell’anno e “per tutti coloro che verranno sorpresi a violare nuovamente le regole, le conseguenze potranno essere più severe di una semplice ammenda o del risarcimento delle royalty”. Maarten Leune ci fa notare che nulla vieta alle dieci società propagatrici di richiedere la distruzione delle colture propagate illegalmente aggiungendo che secondo lui il passo successivo più logico sarebbe quello di escludere i trasgressori dal mercato negando loro la consegna di nuovo materiale di partenza. Leune sottolinea che in caso di ripetute violazione delle royalty spetta alle singole aziende stabilire ed intraprendere le azioni appropriate, ma oggi, a differenza del passato queste dieci società formano un fronte comune contro la riproduzione illegale. In passato si è spesso chiuso un occhio di fronte alle trasgressioni, ma le aziende ibridatrici e fornitrici di materiale di partenza, oggi stanno adottando una posizione differente. “Il solo fatto che il sistema di controllo sia gestito da un’agenzia indipendente come la nostra” sostiene Leune, “consente loro di adottare linee di condotta più severe a tutela della maggioranza onesta. Inoltre, vista la posizione complessivamente dominante delle dieci aziende sul mercato per un gran numero di importanti colture da reddito, l’eventuale esclusione dalle consegne di un coltivatore metterebbe a rischio l’esistenza stessa della sua azienda.

Come funziona
L'organo di sorveglianza RAI effettua controlli di polizia a campione, basandosi sulla conoscenza del mercato e grazie a “soffiate”. “Il nostro scopo è di acquisire un quadro generale del livello di osservanza delle norme del Plant Breeder’s Right e senza dubbio visiteremo più aziende piccole che grandi. Rilevare un caso di propagazione illegale in una grossa azienda produttrice è sicuramente un grande risultato per noi ma durante i nostri spostamenti non dimentichiamo di fare visita ai piccoli coltivatori vicini”. I controlli sono parzialmente a campione quindi un’ispezione da parte di RAI non equivale ad una condanna automatica! Maarten Leune desidera che ciò sia chiaro. Anche i primi controlli in Polonia svolti quest’anno dovrebbero essere visti positivamente. “Questi controlli sono stati svolti semplicemente per mettere i coltivatori a conoscenza del fenomeno Plant Breeders’ Rights e del sistema di pagamento delle royalty. Il mercato e la produzione in Polonia sono molto diversi dal resto dell’europa occidentale. Il nostro scopo è quello di avviare il processo di tutela dei diritti di brevetto del Plant Breeders’ Rights in questo paese”.


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