Dies palmarum: da oggi su www.sanremopalme.org
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- Dies palmarum: da oggi su www.sanremopalme.org
 

E dal Qatar giunge la notizia della codifica genetica delle palme

Ultimo atto per i Dies palmarum: questo pomeriggio si chiuderanno le giornate di studio organizzate per la sesta edizione dal Comune di Sanremo e il Centro Studi e Ricerche per le Palme. La terza giornata è stata dedicata alla descrizione delle ricerche relative il 'Progetto Phoenix', che mira a monitorare e salvaguardare il patrimonio delle palme dattilifere. Avviato la scorsa Biennale tenutasi nel marzo del 2008 dal Centro Studi e Ricerche per le palme in collaborazione con i ricercatori francesi, Phoenix ha impegnato i maggiori centri di ricerca europei nella codifica dei geni delle palme dattilifere, alla ricerca dell’origine profonda della palma da datteri. La platea in sala, composta prevalentemente da ricercatori e studiosi provenienti dai paesi dell’area mediterranea, coinvolti nelle operazioni di ricerca su esemplari molto antichi, ha assistito interessata alla relazione del Dott. Joel Malek, massima autorità nel campo della codifica genetica delle palme, che per la prima volta ha esposto i risultati sul loro codice genetico. La ricerca, di taglio altamente scientifico, offrirà a detta di molti sbocchi estremamente utili nello studio della genetica applicata consentendo al Gruppo di lavoro notevoli passi avanti. Nel corso degli interventi successivi si è discusso di caratterizzazione molecolare, processi cellulari, diversità genetiche e di un nuovo insieme di marcatori molecolari microsatelliti per lo studio della variabilità genetica nell’ambito del genere Phoenix. Nel pomeriggio si sono susseguite due sessioni: la prima di ecologia ed etnobotanica, la seconda, invece, incentrata sui palmeti marginali e urbani, con un notevole excursus sugli aspetti culturali e sociali che la presenza di palmeti ha prodotto sulla comunità.
Oltre 20 i relatori in programma nella giornata di oggi, la più ‘internazionale’ grazie alla presenza dei ricercatori provenienti dai paesi nord africani, quali Marocco, Algeria e Tunisia che hanno apportato nuovi contributi alle ricerche dei colleghi europei. Altrettanto interessanti e ricchi di dati e informazioni sono stati i interventi relativi alla specie P.canariensis, maggiormente diffusa assieme alla Phoenix dactylifera sulle coste mediterranee, e la Chamaerops humilis.
Infine è stato presentato da Robert Castellana del Centro Studi e Ricerche per le Palme il nuovo sito dell’associazione: www.sanremopalme.org “Lo strumento ci consentirà – ha dichiarato Castellana - maggiore visibilità e la possibilità di comunicare in modo più interattivo con quanti operano nel settore. Un grande contenitore ricco di contributi e di relazioni a disposizione di appassionati e non solo, per continuare a trasmettere in modo sempre più ricco e puntuale tutto ciò che viene scoperto relativamente al tema.
Invitiamo tutti a navigare su www.sanremopalme.org, ad utilizzarlo come punto di riferimento e a guardare ad esso come ad un grande volume che racconta di una storia ogni giorno sempre più interessante”.
Nel ringraziare i relatori, i partecipanti, il pubblico e tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione che ha attirato a Sanremo oltre 400 appassionati, Claudio Littardi, l’anima e il cuore delle tre giornate, ha invitato tutti a continuare a perseguire negli studi e nelle ricerche iniziate affinchéognuno possa contribuire a salvaguardare il patrimonio arboreo europeo e non solo.
 
Per informazioni: Centro studi e Ricerche per le palme di Sanremo, tel. 349-8362307.

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