MEMO Trasporti 2050: La Commissione europea ha abbozzato la tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti
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- MEMO Trasporti 2050: La Commissione europea ha abbozzato la tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti
 

La Commissione europea ha abbozzato la tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti (“Trasporti 2050”), con l’obiettivo di introdurre cambiamenti strutturali profondi che trasformeranno il settore dei trasporti. Gli interventi proseguiranno nei prossimi anni (2011-2014) con iniziative fondamentali che comprendono,tra le altre:

- Una grande riorganizzazione del quadro normativo per le ferrovie (Pacchetto ferroviario 2012/2013). Si intende triplicare l’estensione dell’attuale rete ferroviaria ad alta velocità entro il 2030. Tutto ciò richiederà modifiche sostanziali al quadro normativo per le ferrovie, fra cui: apertura del mercato dei servizi passeggeri nazionali;introduzione di strutture uniche di gestione per i corridoi ferroviari per le merci; separazione strutturale fra gestori delle infrastrutture e fornitori di servizi; miglioramento del contesto normativo per rendere il trasporto su rotaia più attraente per gli investitori privati.
- La creazione di un contesto finanziario equo rappresenterà un nuovo approccio alle tariffe dei trasporti. Occorre ristrutturare gli oneri e le tasse attualmente applicati nel settore dei trasporti in direzione di una più diffusa applicazione dei principi “chi inquina paga” e “chi utilizza paga”.
 Uno degli intenti è quello di arrivare a“scaricare” i costi delle infrastrutture viarie sul prezzo delle autovetture private, quelle a benzina e gasolio in primis. In una seconda fase, una proposta di quadro normativo per l’internazionalizzazione dei costi per tutti i veicoli su gomma (ad eccezione di quelli coperti dall’euro bollo) per coprire i costi infrastrutturali e i costi sociali della congestione, CO2 (se non compresa nell’imposta sui carburanti), inquinamento locale, inquinamento acustico e incidenti. L’applicazione di tali oneri avverrà a discrezione degli Stati membri, i quali però, se decideranno di procedere, potranno farlo nell’ambito di un quadro comune dell’UE.
 
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