Fior fiore di Euroflora: cosa c'è di nuovo, raro e curioso - Partecipazioni regionali
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- Fior fiore di Euroflora: cosa c'è di nuovo, raro e curioso - Partecipazioni regionali
 
LIGURIA: LA NATURA SUL MARE
Sarà un immaginario declivio di terrazzamenti sul mare, il benvenuto che la Liguria offrirà ai visitatori di Euroflora 2011. Un allestimento che ricreerà il percorso storico-ambientale regionale, dalla seconda metà dell’Ottocento ai giorni nostri, una visione d’insieme, per la prima volta unitaria fra tutte le aree produttive e geografiche, su progetto del Dipartimento di Architettura del paesaggio della Facoltà di Architettura dell’Università di Genova. Il visitatore della collettiva potrà così ammirare la biodiversità e la ricchezza della produzione florovivaistica ligure grazie ai giardini tematici di acclimazione, dell’agricoltura e di ambiente mediterraneo, per un totale di 2.000 mq. all'interno del Padiglione B, e di altri 500 mq in spazi esterni. Protagonisti del padiglione Liguria saranno il fiore reciso (con un’esplosione colorata fra gli altri di ranuncoli, anemoni, rose, garofani, strelitzie), le fronde verdi ornamentali e le piante grasse della Riviera dei Fiori, le aromatiche, le margherite e le altre piante in vaso di Albenga e della provincia di Savona, gli alberi da frutto e le orchidee storiche delle province di Genova e La Spezia. Circa 150 aziende – per metà provenienti dalla Riviera dei Fiori e il resto equamente diviso fra savonese-albenganese e genovese-spezzino – rappresenteranno le circa 8.000 aziende florovivaistiche liguri (con oltre 20.000 addetti e circa 350 milioni di euro di produzione lorda vendibile). Il padiglione Liguria a Euroflora 2011 è curato da Unioncamere per conto della Regione.
 
PROVINCIA DI GENOVA: ALLA RICERCA DEL GUSTO
La Provincia di Genova sarà presente con l’iniziativa Alla Ricerca del Gusto, promossa dall’Assessorato all’agricoltura, dedicata al recupero del territorio, delle antiche cultivar locali e alla coltivazione di orti-giardino nelle scuole. L’attività ha coinvolto oltre 3.000 bambini e ragazzi degli istituti genovesi, che porteranno a Euroflora una serie di aquiloni dipinti con colori ricavati da piante ed essenze vegetali. Alla Ricerca del Gusto sarà presente con due spazi nell’anello inferiore del Palasport: il primo di circa 300 mq, dedicato al nuovo allestimento della mostra Libero Giardino sulla figura di Libereso Guglielmi (celebre giardiniere di Italo Calvino) e i suoi acquerelli. Nel secondo spazio di 200 mq verrà presentata la mostra dedicata agli orti-giardino, in collaborazione con l’Istituto Marsano di Genova, che illustrerà i diversi temi sviluppati dal progetto e gli esempi delle esperienze dirette realizzate nelle scuole elementari, medie e materne della Rete degli Orti Scolastici della Provincia di Genova.
Sempre all’interno di Euroflora, presso il teatro del Fiore (pad C) si terranno dei laboratori per sperimentare in diretta le attività legate al tema di Alla Ricerca del Gusto. Il 21 e il 23 aprile “Giardinaggio in Terrazzo” in collaborazione con Leroy Merlin; il 22 aprile Cea Valli Genovesi presenterà “Acquarelli e tinture”; il 28 aprile Labter Tigullio proporrà due laboratori per bambini dal titolo “Semi e Semini in viaggio” e “Costruzioni acquiloni” a cura dell’Associazione Free vola; infine sempre Labter Tigullio farà divertire i più piccoli con “Il Gioco degli odori…Usa il naso al Buio”.
 
 
 
 
LOMBARDIA – ASSOFLORO LOMBARDIA: GIARDINI PER IL TERZO MILLENNIO
La superficie espositiva che ospita il progetto della collettiva lombarda è di circa 1.500 mq. e intende rappresentare una rilettura in tema paesaggistico del tema proposto per la futura EXPO 2015 di Milano: Bellezza e qualità del territorio per nutrire e dare energia alla vita. Il progetto è concepito sia paesaggisticamente, sia culturalmente in modo da mettere in risalto le peculiarità del florovivaismo locale. Il progetto intende sottolineare il carattere di Euroflora come esposizione di “Giardinaggio e Paesaggio ”, ovvero del giardinaggio come arte di progettazione e costruzione sia delle piccole che delle grandi aree verdi, mediante interventi specialistici e dettagliati di arte del verde e di padronanza della vegetazione delle proprie qualità, come fioriture, forme, volumi e geometrie e naturalità. L’idea progettuale utilizza l’acqua e le piante come elemento di unione e collegamento di tre tipologie di giardino e paesaggio: il primo è quello contemporaneo, essenziale, elegante ed un po’ minimalista, il secondo è il giardino – orto in forma classica con piante orticole e da frutti all’interno di aiuole formale e geometriche come nei giardini storici italiani, con design e funzioni per ospitare la città ed i cittadini ed infine nella terza area si riproduce un paesaggio tipico lombardo del “fontanile” con piante autoctone acquatiche e di fitodepurazione. Quindi, piante autoctone selezionate e l’acqua come elementi qualificanti il paesaggio, il parco urbano ed i giardini. Il giardino contemporaneo sarà una proposta innovativa con verde di varie tonalità e fioriture basse, con alternanza i bulbi e fiori acquatici.
Una sezione a parte è dedicata alle piante da interno rappresentate da piante tropicali e foresta pluviale, che sono coltivate massicciamente nelle serre lombarde e vanno ad arredare il verde da interni e gli spazi pubblici da interno. L’allestimento prevede sei pareti vegetali verticali unite tra loro da gigantografie botaniche della pittrice bergamasca Margherita Leoni, ora in Brasile per svolgere la sua attività artistica a professionale. Il vero protagonista del progetto sono le piante ed il giardinaggio come arte floreale ed elemento non effimero per nutrire fisicamente e spiritualmente il pianeta.
 
LOMBARDIA - CONSORZIO FLOROVIVAISTI LOMBARDI: IL “ROTTAM GARDEN”
All’insegna dell’estro e dell’originalità la partecipazione del Consorzio Florovivaisti Lombardi, che presenteranno a Euroflora il loro personalissimo “Rottam Garden”. A discapito del nome, il progetto punta su un modello di verde imperfetto e proprio per questo più “reale” e vicino al quotidiano. Il giardino sarà realizzato assemblando oggetti di recupero e vintage (raccolti da magazzini dei consorziati) tra cui anche una roulotte originale di Woodstock, attorno ai quali verranno fatte crescere piante comuni con conformazioni particolari e piante rare: un esempio su tutte la Sophora aurea di cui, in Italia, esistono pochissimi esemplari. L'idea originale del Distretto Alto Lombardo (Como, Lecco, Varese, Sondrio, Milano, Monza Brianza) vuole promuovere un ambiente ordinario, un angolo giardino con tutti i servizi e le comodità quotidiane. Gli arredi hanno costituito il nodo cruciale per i paesaggisti: ricercare la naturalità del rottam-garden, è stata una sfida subito raccolta con la consapevolezza di creare un “disordine controllato” che donasse alla manifestazione un giardino dove tutti possono rivivere spazi reali con la spontaneità delle essenze ricercate. L'idea di perfezione viene sdrammatizzata dal Rottam Garden, offrendo un ambiente semplice e vivibile dal nucleo familiare. Il giardino va infatti interpretato con semplicità, immaginando un pic-nic domenicale con tutta la famiglia.
 
 
 
LOMBARDIA – ORTICOLARIO E L’ALBERO DEI DESIDERI
Orticolario allestisce all’interno di Euroflora 2011 una suggestiva installazione: un “albero dei desideri”, sul quale i visitatori potranno appendere cartoline di tessuto dove ognuno potrà scrivere il proprio pensiero o riflessione o desiderio, naturalmente legato al mondo del verde. L’albero sarà poi portato a Orticolario, in programma a Villa Erba di Cernobbio (CO) dal 30 settembre al 2 ottobre 2011.
 
PIEMONTE, UN PAESAGGIO DELL’UOMO
La Regione Piemonte parteciperà a Euroflora con il contributo, per la prima volta, di tutte le province piemontesi: Asti, Alessandria, Biella, Cuneo, Novara, Verbania, Vercelli e Torino. Globalizzazione, biodiversità, ambiente, cambiamenti climatici: questi alcuni dei temi cardine su cui riflette oggi la civiltà contemporanea. Sulla scia di queste considerazioni il progetto dello stand della Regione Piemonte, nella rigida geometricità dello spazio espositivo, disegnerà un paesaggio dell’Uomo che -con linee e successioni di superfici minerali astratte e con colorazioni differenti - dialoga con l’ortogonalità, senza cedimenti ‘giardinistici’. Gli esemplari e il materiale vivaistico, la grande qualità dunque che rende i produttori tradizionalmente famosi nel mondo, è esaltata nel rigore degli schemi di piantagione e nell’essenzialità della scenografia espositiva. In fondo, il paesaggio dei laghi piemontesi, patria elettiva delle acidofile, dei rododendri e delle azalee, è un paesaggio storico di sostituzione, frutto della sapienza dell’Uomo, un simbolo sì di artificializzazione ma anche di grande sensibilità al sito, grazie alla quale le specie introdotte da paesi lontani si sono acclimatate in un ambiente simile a quello di origine. Sensibilità, ricerca, adattamento, rispetto. Arte e natura in dialogo. Nelle aree esterne, tra padiglione S e D, saranno presenti tre aiuole: due di Biella e una di Cuneo, con la rappresentazione della flora della provincia, dalla bialera fino alla montagna.
 
SARDEGNA - COLLETTIVA SARDEGNA: È TEMPO DI SLOW GARDENING
La bellezza e la varietà della flora sarda verrà rappresentata quest’anno da due importanti collettive. La Collettiva Vivaisti e Paesaggisti della Sardegna, organizzata da M.o.c. Arasolé, O.P. Piantas, Camera di Commercio di Sassari, Provincia di Olbia e Coldiretti contribuirà alla realizzazione della macchia mediterranea nel Palasport. Nello spazio si articolerà il Giardino del Tempo, ricostruzione puntuale di un paesaggio della Gallura. Un’ambientazione da favola dove il lavoro incessante della natura ha costruito nei millenni uno spazio incantato, senza confini, da osservare ammirati. Il Granito modellato dall’idrolisi ha assunto le forme più strane ma quello che colpisce è il connubio della roccia con le piante; olivastri, lecci, corbezzoli, sughere, filliree e splendidi ginepri crescono letteralmente ‘dentro’ il Granito che lentamente aprono. Per l’occhio è una scoperta continua dal boschetto di roverelle alle grandi sughere e corbezzoli, dalle piccole associazioni arbustive di mirto, lentischio, teucrio, ginepro nano e cisto ai tappeti di Sedum per arrivare ai licheni altro ‘primu movens’ nella lenta evoluzione di questo ambiente antichissimo (il più vecchio del Mediterraneo). Poi le fioriture spettacolari degli asfodeli, delle orchidee selvatiche, delle ginestre, delle piante aromatiche e officinali (rosmarino, elicriso, lavanda, santolina, salvia, menta, timo) e quelle gialle delle Euphorbia dendroides. Una vera e propria ‘enclave’ fuori dal tempo. Infine l’acqua, da sempre sacra e preziosa, con due grandi cascate spettacolari e il loro rumore che significa vita. Saranno presenti anche i fichi selvatici e bellissimi esemplari di recupero, salvati dalla deforestazione per la realizzazione della strada litoranea di Alghero. Il concetto chiave che la Collettiva vuole trasmettere al pubblico di Euroflora è lo “slow gardening”, una sorta di filiera corta del “verde”: la necessità di ricondurre la pratica del giardinaggio a una nuova e armonica alleanza tra uomo e natura, rioccupando la flora locale anche nei giardini di casa. Oltre al Giardino del Tempo i visitatori potranno accedere a Casa Sardegna, una installazione architettonica oristanese al cui interno si terranno una serie di eventi e verranno presentati prodotti tipici sardi a “chilometri zero”, grazie all’iniziativa “Prodotto Sardegna” promossa da Coldiretti.
Infine, il pubblico di Euroflora potrà sperimentare la magica atmosfera creata dalle pietre sonore scolpite dal Maestro Pinuccio Sciola: in esse sono racchiuse da milioni di anni le melodie ancestrali della Terra, pronte a sprigionarsi al tocco della mano.
 
SARDEGNA: LA MACCHIA MEDITERRANEA COME LA FENICE
La piaga degli incendi boschivi rappresenta per la Sardegna un problema di primaria importanza. Il progetto della collettiva realizzata da Regione Sardegna e Confindustria per Euroflora 2011 ha l'intento di rappresentare la capacità di rigenerazione della macchia mediterranea e della flora sarda dopo il passaggio devastante del fuoco. Nello spazio espositivo saranno rappresentate le specie, erbacee ed arboree, in grado di resistere e di riprendere l'attività vegetativa successivamente ad un incendio. La quercia da sughero, ad esempio, possiede un'ottima capacità di resistenza grazie alla corteccia ispessita e suberificata, mentre l’elicriso dall'acre profumo di liquirizia, ha potere colonizzante che permette di ricoprire velocemente le zone rese spoglie dal fuoco. Tra le tante piante, da segnalare la Salvia desoleana, specie endemica esclusiva della Sardegna: allo stato spontaneo è molto rara ed è stata ritrovata solo in quattro stazioni in provincia di Sassari e in provincia di Nuoro. L'interesse di questa pianta è indirizzato principalmente ai potenziali impieghi dell'olio essenziale nel settore chimico-farmaceutico e in quello della profumeria. L'olio essenziale di questa specie contiene gli stessi principi attivi: linalolo, acetato di linalile e, in tracce, sclereolo. Fra gli studi effettuati sull'olio essenziale della salvia di Desole e riportati nella letteratura si citano la composizione e la distribuzione nella pianta, la possibile applicazione come componente di farmaci in odontostomatologia (presumibilmente come antinfiammatorio e blando antisettico), la possibile applicazione in tecniche di lotta biologica contro la Varroa. Oltre agli impieghi come pianta aromatica e officinale, la salvia desoleana è riconosciuta anche come pianta ornamentale per la fioritura suggestiva e l'eleganza del fogliame. l’Euphorbia dendroides è invece molto diffusa in Sardegna ed è quella che crea la nota paesaggistica predominante, questo non solo per la sua straordinaria abbondanza, ma anche in funzione di tutta una serie di colori che nell'arco dell'anno si susseguono sulla stessa pianta, conferendo al paesaggio variazioni cromatiche uniche ed in continuo mutamento. Infine l’Asphodelus è un elemento tipico del paesaggio sardo. I tubercoli di questa pianta sono commestibili; sembra che abbiano costituito una fonte importante di cibo in età preistorica e, più di recente, nei periodi di carestia. In Sardegna viene utilizzato per la produzione di un miele dal gusto delicato, da assaporare da solo per coglierne le caratteristiche uniche. In alcune località della Sardegna, lo stelo dell'asfodelo viene utilizzato per la creazione di pregiati cesti artigianali da tempo utilizzati per la panificazione.
La fertilità della terra, la rinascita e il trionfo della natura, verranno inoltre simboleggiati dall' "asino argentato" dell'artista Giuseppe Carta che guarda lo spettacolo della rinascita e raglia di animalesca felicità. E' un simbolo fortemente erotico che richiama gli istinti primordiali, la procreazione e quindi il desiderio di perpetuare la vita animale sulla terra dopo la distruzione degli elementi vitali. Oltre all'asino ci saranno anche dei frutti dalle forme altamente evocative ed allegoriche e di forte valenza generatrice della vita e del suo rinnovamento.
 
SICILIA: IL GIARDINO “PANTESCO”
La generosità del clima mediterraneo ha permesso nei secoli di accogliere in Sicilia specie provenienti da altri Paesi, dando origine ad una vegetazione ricca e diversificata, ispiratrice di architetture, di soluzioni progettuali e attività umane rispettose della tipicità ambientale locale. Agrumi, Palmacee, Bouganville, Gelsomini, piante succulente e per giardini rocciosi, piante in forme particolari: queste le produzioni uniche e ricercate del florovivaismo siciliano. Nell'affrontare il tema del Giardino Siciliano nel contesto fieristico si è pensato di declinare un prototipo come quello“pantesco". Immagine emblematica e archetipa del rapporto tra l’Uomo (il muro) e la Natura (il limone): espressione massima del giardino siciliano, quello pantesco riassume la vocazione filosofica e formale del “giardino”. Un percorso a spirale, costeggiato da un filare di alberi di Olea europea condurrà alla scoperta del prezioso albero da frutto nascosto e difeso nell’emiciclo formato da alte pareti in pietra, l’esplosione fiorita e profumata dello Sthefanotis floribunda accompagneranno i sensi del visitatore, inebriandoli lungo il tragitto. Nell’ ampia radura antistante il muro, bordato di Myrtus communis e Camelaucium, saranno disposte le collezioni di ulivi in vaso, di Mandeville e di Hibyscus. All’interno del giardino pantesco una ricca collezione di agrumi vanterà una notevole varietà di prodotti in forme e dimensioni da esplorare, in una dimensione spaziale e sensoriale unica: dall’esterno del settore lungo i percorsi della fiera, tre aperture lungo la circonferenza del muro lasceranno presagire la spazialità interna e inviteranno alla sua scoperta. Un ambiente che richiede poca acqua e ha come stagione dominante l’estate, colorato da un’esemplare di Bougainvillea e da un odoroso Giasminum grandiflorum. La struttura formale del progetto è imperniata intorno all’emiciclo del giardino pantesco, posto ad una delle estremità dello stand su un piccolo pianoro, lievi scarpate raccorderanno la quota del pianoro a quella dei camminamenti sottostanti della fiera, dove troveranno espressione le piante più frequenti e tipiche del giardino mediterraneo: le palme, le succulente le specie rupestri nonché specie esotiche come le Aloe baiesii, la Dracena drago e il Metrosideros.
 
TOSCANA - COMPRENSORIO DI PESCIA
L’Associazione Florovivaisti del Comprensorio di Pescia – composta da Comune di Pescia, dalle aziende agricole Luca Cinelli, Ammazzini Gianluca & Massimo, Giampiero Del Ministro, Vivaio Olivi Giusti Nicola, Nannini Vasco e F.lli, Rosellini Pietro, Rosellini Riccardo, Jurivivai e l’agronomo Emanuele Orsi – porterà a Euroflora un’ampia selezione di piante tipiche della macchia Toscana. Agli olivi e agrumi si accosteranno cupressacee (Cupressuciparys leylandii, Cupressus sempervirens), rose (paesaggistiche, rampicanti e profumate) e numerosi arbusti e rampicanti, tra cui: Pittosforum tenuifolia variegatum, Eleagnus ebbingei "Gilt Edge", Nandina nana, Bambusa, Arbutus unedo e Abelia rupestris.
 
TOSCANA - DISTRETTO VIVAISTICO ORNAMENTALE PISTOIESE: L’ARTE DEL VERDE
Il Distretto, con la partecipazione a Euroflora 2011 vuole rappresentare simbolicamente la produzione tipica del vivaismo pistoiese. Le piante sono esposte in associazioni e abbinamenti che fanno parte del bagaglio del paesaggista, che nelle varie ambientazioni non vuole solo “ricostruire” ma essere aperto agli arrivi da tutto il mondo, alla curiosità e al legittimo desiderio di novità.
Un grande “salotto verde” con oggetti d’arte della collezione “I Mirabili”. La collezione di “Formitalia” presenterà ad Euroflora un pezzo inedito dedicato all’arredamento in giardino, un divano tra arte naturale e design. La nuova arte libera entra nelle abitazioni non solo per essere guardata, ma anche per interagire nella vita e con i desideri delle persone; per decorare e animare. L’interscambio con altri esperti e artisti ha dato vita a un laboratorio teorico, pratico e produttivo come primo fenomeno per rinnovare l’Arte d’Abitare. Tra i complementi in esposizione, la Poltroncina foglia di Fabrizio Corneli:una lastra di metallo assume profili pensati in un rapporto tra anatomia e forma vegetale; si sdoppia e si genera una foglia; l’idea si riproduce in un oggetto con la semplicità e l’armonia di una quinta essenza. La Fontana le colonne di Alessandro Mendini sono costituite daforme elementari sovrapponibili, in ceramica smaltata e colorata con alcuni decori. Un oggetto da giardino che, per le sue caratteristiche, intende aggiungersi all’ideale infinito catalogo della storia dei giardini e dei loro simboli. Infine Green parrots chair - En fleur, ideate da Carla Tolomeo, sono sculture ricavate da oggetti di uso comune e rivestite di tessuti da haute couture – sete e velluti, broccati e moire – tanto da creare l’atmosfera di una scultura mobile di una tela a tre dimensioni.
 
VALLE D’AOSTA: UN GIARDINO BOTANICO D’ALTA QUOTA
La partecipazione della Regione autonoma Valle d’Aosta è dedicata alla biodiversità naturale.
Verranno presentati ambienti tipici caratteristici del paesaggio alpino, esemplificativi del ricco patrimonio naturale regionale. Foreste, zone umide e un giardino botanico d’alta quota permetteranno al visitatore di conoscere la Valle d’Aosta e la sua ricca flora alpina.

 

www.euroflora2011.it


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