Innovativo sistema di gestione della coltura basato sul monitoraggio “in
tempo reale” dell’accrescimento della pianta
"...aiutarle a crescere, capirle, parlare il loro
linguaggio…" è l'ambizioso slogan che descrive l'obiettivo dichiarato del
"Phytomonitoring": quello di permetterci di
"comunicare" con le piante.
Il sistema è stato messo a punto dai ricercatori della Phytech,
società con sede a Yad Mordechai, in Israele
(www.phytech.co.il), guidati dal dr. Yuri Ton, ed è
già da qualche anno diffuso a livello di aziende
produttrici, in diversi paesi quali Olanda, Spagna, Francia, Grecia, Israele,
Stati Uniti, Australia, Sud Africa, Argentina e Cile.
Il concetto
fondamentale su cui si basa è quello per cui qualsiasi
pianta, arborea od erbacea, da frutto, da fiore o da foglia, coltivata ai fini
produttivi, deve appunto "produrre" sostanza secca, e questo avviene
attraverso la fotosintesi, quando la pianta ha disponibilità di radiazione
solare, acqua, elementi nutritivi e CO2.
Il fenomeno decisivo
per la valutazione della condizione della pianta è stato quindi individuato dai
ricercatori della Phytech nella chiusura degli stomi,
che significa blocco della traspirazione, che avviene
per oltre l'80% attraverso gli stomi stessi, con conseguente arresto degli
scambi gassosi con l'esterno.
In queste condizioni
diciamo che la pianta va in "stress", in quanto
la mancata disponibilità di CO2 per la fotosintesi ed i processi fisiologici
collegati, fa sì che la pianta vada ad intaccare le proprie riserve
energetiche, per assicurare le funzioni vitali, in pratica
"consumandosi", invece di produrre e crescere.
Senza bisogno di
addentrarsi nei complessi fenomeni fisiologici che ne regolano il metabolismo,
è quindi la pianta stessa che ci "dice" che qualcosa non funziona
come dovrebbe, offrendoci per la prima volta la possibilità di una
"comunicazione a due vie" in tempo reale.
Se pensiamo che i
nostri usuali sistemi di indagine sullo stato
fisiologico della coltura sono basati sull'osservazione dei sintomi, che
normalmente si manifestano a danno oramai avvenuto, oppure sul