Pro e contro dell'innesto delle piante di rose
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- Pro e contro dell'innesto delle piante di rose
 

I portainnesti delle rose hanno solo un effetto secondario sulle componenti morfologiche delle piante. Però, fino a poco tempo fa, le rose innestate venivano considerate più produttive rispetto alle piante propagate per talea. Esperimenti in Israele hanno dimostrato che le foglie delle piante innestate contenevano alcune proteine da stress/shock, che sono assenti nelle piante coltivate da talea. Queste proteine da stress/shock si accumulano nelle radici del portainnesto e conferiscono alle piante innestate una parziale resistenza a condizioni di stress. La mancanza di queste proteine nelle piante non innestate è correlata a una minore resistenza, a una crescita più debole e a un numero minore di fiori in condizioni di stress. Ma con l'introduzione di substrati di coltura artificiali, come lana di roccia, perlite, etc. e con la creazione di condizioni quasi ottimali per l'ambiente radicale, le piante innestate perdono il loro vantaggio. Infatti, in queste condizioni ottimali, le piante non innestate hanno prestazioni migliori di quelle innestate in termini di numero di fiori e di lunghezza dello stelo. Però, basta solo una situazione di stress non prevista (per esempio un errore umano o delle attrezzature nell'irrigazione) per dimostrare che le prime piante a soffrire sono quelle non innestate. Sono necessarie ulteriori ricerche per rivelare i fattori genetici tra i portainnesti e le cultivar e il meccanismo attraverso cui i segnali di stress vengono trasmessi dalle radici alle foglie delle piante innestate e il modo in cui aumentano la resistenza allo stress. Prof. Naftaly Zieslin, Hebrew University of Jerusalem. "FlowerTech" 2002. www.HortiWorld.nl


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