Si sa da molto tempo che il colore autunnale delle foglie appare quando il pigmento verde, la clorofilla, si decompone. Restano i pigmenti gialli, i carotenoidi e si formano le antocianine, rosse. Questo processo è guidato da geni, alcuni dei quali garantiscono che il processo inizi al momento giusto, mentre altri fanno sì che la clorofilla e un certo numero di altri costituenti della foglia vengano degradati e altri creati. Scienziati del Royal Institute of Technology di Stoccolma hanno identificato circa 35 geni nella foglia di pioppo tremulo (Populus tremula) che non vengono espressi, se non, in enormi quantità, nelle foglie autunnali. Gli alberi non possono sapere che temperatura ci sarà domani o la prossima settimana, ma sono in grado di sentire la lunghezza delle notti. Quando la lunghezza della notte supera un certo valore critico, il gene si 'accende'. Questo valore critico è diverso a seconda della specie di albero; le betulle(Betula spp.) del sud sono programmate per un arrivo dell'autunno molto più tardivo. Ora gli scienziati stanno studiando questi geni per scoprire quando e come questi geni sono accesi e spenti, per identificare quegli alberi che hanno un 'calendario' ottimale per le varie zone climatiche. Quelli il cui colore delle foglie vira troppo tardi e quindi perdono sostanze nutritive e soffrono di danni da freddo o che virano troppo presto, quindi fermando la crescita troppo presto in autunno. In futuro, potrebbe essere anche possibile modificare geneticamente questo calendario, estendendo la distribuzione geografica di diverse specie. Karin Wilkman, Umea University E-mail: karin.wikman@adm.umu.se www.AlphaGalileo.org