Prima conferenza
Regionale del Florovivaismo
Pistoia 10 Giugno 2003 –
La Toscana è famosa nel
mondo per la qualità e varietà dei suoi vini, per la grande ricchezza dei suoi
prodotti agroalimentari tradizionali, per la bellezza delle sue città d’arte e
dei suoi paesaggi, apprezzati dai turisti di tutto il mondo.
È raro però che sia
conosciuta per il valore del suo florovivaismo.
Questa prima Conferenza
regionale del florovivaismo si propone di iniziare a colmare questa lacuna. È
un punto di partenza per sottolineare l’importanza che questo settore riveste
nella nostra economia.
Il florovivaismo
rappresenta circa il 20 per cento della produzione agricola regionale. In
particolare il segmento delle piante ornamentali da esterno è in continua
crescita, con una posizione all'avanguardia in Italia. Al peso economico,
tuttavia, non corrispondono ancora adeguati riconoscimenti.
L’auspicio è che dai
lavori di questa conferenza possa uscire un messaggio preciso, ovvero che il
florovivaismo rappresenta la Toscana con pari dignità di altri prodotti
agricoli più conosciuti ed evocati nell’immaginario collettivo.
Proviamo a immaginare una
Toscana senza i suoi cipressi, senza le rose di maggio, oppure senza i suoi
boschi di leccio o le sue pinete costiere.
Siamo talmente abituati
alla presenza di queste piante nel panorama toscano che ci sembra del tutto
naturale che siano lì, dove le abbiamo sempre viste. Ma queste piante, non sono
solo “ambiente”, rappresentano anche lavoro e sviluppo, in quanto coltivate e
commercializzate dai vivai della Toscana ed esportate in tutto il mondo sotto
la denominazione d