Ridurre i costi energetici nelle serre
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- Ridurre i costi energetici nelle serre
 

Secondo il CTIFL (Centro Tecnico Interprofessionale per il Florovivaismo) di Balandran, in Francia, ci sono cinque fonti rinnovabili di energia che possono essere utilizzate: legna, biogas, energia solare, energia geotermica, paglia. Le agenzie regionali in Francia incoraggiano l'uso della legna (come prodotto di scarto). E' meglio dei combustibili fossili nei confronti dell'ambiente e nella produzione di calore il suo utilizzo viene calcolato in 0,3 Euro per 0,8/kW. Però questi sistemi di riscaldamento sono più costosi rispetto a quelli tradizionali e non è possibile recuperare i gas per l'arricchimento di CO2 delle colture. Il biogas (ad esempio il metano) viene fornito da installazioni connesse a vasche per i rifiuti biologici (e per le acque reflue) vicino alla serra o più direttamente da sistemi di biogas che utilizzano i rifiuti fermentabili dell'azienda. La legge renderà obbligatoria la chiusura delle vasche per le acque reflue entro i prossimi 20 anni. La necessità di un approvvigionamento continuo di scarti fermentabili e la sua idoneità a produrre biogas per i sistemi di riscaldamento, richiede una quantità di studi molto maggiore. In Francia, l'utilizzo dell'energia solare può essere considerata solamente una fonte supplementare di energia. Una volta che sono installati i pannelli solari, l'energia è sempre gratuita e i costi di gestione sono estremamente bassi. L'energia geotermica è teoricamente molto interessante, perché i costi di riscaldamento possono essere ridotti a Euro 3.5-3.8/m2/anno. Ovviamente l'uso è limitato dalla presenza di fonti di acqua calda (che in Francia sono meno che non in Italia). Inoltre, l'energia geotermica richiede ampi spazi per gli impianti e le attrezzature necessarie. L'uso della paglia può essere considerato solo dove ci sia una necessità più limitata di calore, e nelle vicinanze ci sia una coltivazione di cereali che possa fornire una quantità adeguata di paglia. Un altro svantaggio è la stagionalità della disponibilità e il notevole volume di materie prime richiesto. E' difficile riscaldare serre di un'estensione superiore ai 3.000 m2. A causa di questi fattori, è più ragionevole orientarsi verso il recupero di calore da paglia bruciata in inceneritori vicini (che rispettano le legislazioni riguardanti le emissioni), o, ancora meglio, utilizzare la paglia per il compostaggio o per la produzione di biogas. "Colture Protette" Fax 051 6575856 E-mail: cp@gce.it


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