Un arbusto che cresce nelle zone paludose del continente americano, si è inaspettatamente dimostrato una fonte potenziale di cibo, in grado di crescere anche in terreni con un'elevata salinità. Secondo la FAO, oltre 700 milioni di ettari di terra nel mondo sono 'avvelenati' da sale o da altri composti del sodio. Nel caso della terra coltivata, il problema è spesso creato dai coltivatori che irrigano i loro campi con acqua di cattiva qualità, ricca di sale. Nei loro sforzi per rendere queste aree di nuovo produttive, i ricercatori stanno cercando di sviluppare nuove varietà di piante e ortaggi che possono sopravvivere ad alti livelli di salinità. La descrizione della pianta in questione, Salsola kali (in inglese saltwort) è pubblicata sulla rivista "Food Research International" (amprango@foodsci.uoguelph.ca, www.sciencedirect.com). La sua coltivazione potrebbe essere una coltura ottimale per tutte le zone salmastre. La pianta raggiunge un'altezza di 2 m e l'analisi dei suoi semi (delle dimensioni di un grano di pepe) fatta alla University of Guelph, nell'Ontario, in Canada, rivela che i semi sono ricche di proteine, oli e amidi. Le proteine sono il 17% del peso del seme; l'olio è praticamente lo stesso del girasole (Helianthus) e può essere utilizzato per cucina e per la produzione di margarina. Gli amidi sono il 50% in peso del seme e si possono utilizzare per scopi diversi dalla nutrizione, per esempio per l'industria dei cosmetici o nella fabbricazione di plastiche biodegradabili. Bio@agricultura Notizie. L'Associazione Italiana per l'Agricoltura biologica (aiab), www.agricolturabiologica.com, www.aiab.it