Regione Lombardia - S.A.I.F. 

Servizio Assistenza Integrata al Florovivaismo

 

 

Scheda colturale di

Azalea (Azalea japonica o Rhododendron spp.)  

Famiglia: Ericaceae   

Origine: Giappone   

 

Tecnica Colturale:  

Inizio di coltivazione: Invasatura delle talee radicate: primavera. 

Vaso di coltivazione: 10 cm quadro; 18 cm tondo. 

 

Ambiente di coltivazione: All’aperto o sotto tunnel, o ombraio, con possibilità di ombreggiamento in estate. 

Luce: Ombreggiamento: estivo. 

 

Substrato: 65% torba, 5% terra, 10% perlite, 20% pomice, concimato con 1kg/mc di concime completo complesso a lenta cessione. prevalenza di torba con 10-15% di perlite  

pH: 4,5 - 6 

Salinità: 700-1.200 m Siemens/cm 

 

Concimazione: Concime solubile, ogni due settimane, con prevalenza di nitrato d’ammonio nel primo periodo, per favorire lo sviluppo vegetativo; nel periodo estivo, utilizzare concime a prevalenza di potassio per favorire la formazione di gemme a fiore. 

 

Altre operazioni colturali:  

Riformazione leader:  In corrispondenza delle invasature, di entità diversa in base al vigore vegetativo e alla naturale conformazione della cultivar, con lo scopo anche di equilibrare la chioma come sviluppo e numero rispettivo di gemme a fiore e gemme a legno. 

 

Moltiplicazione: Di punta o di nodo, prelevata in piena estate, di consistenza semilegnosa, di 5-10 cm di lunghezza.

 

Prevenzione 

 

Tra i fattori che condizionano la buona riuscita delle colture, uno dei principali è sicuramente la sanità del materiale vegetale a inizio coltivazione, in entrata in azienda. Per questo l’azione di controllo del materiale in ingresso è importante per verificare sanità e qualità delle giovani piante acquistate. A tale proposito si rimanda alla scheda di controllo del materiale vegetale, messa a punto dal SAIF.

Inoltre, in ciascuno dei seguenti piani colturali si farà riferimento alle malattie più diffuse e problematiche più frequenti su quella specie e, di conseguenza, la necessità e l’urgenza del controllo saranno più specifiche se riferite a quel tipo di problema. 

 

Principali malattie e difesa 

 

recenti disposizioni legislative hanno stabilito la revoca di molti principi attivi registrati per il loro utilizzo su specie ornamentali.

L’aggiornamento su nuove disposizioni, sia in materia di nuove registrazioni o revoca dei principi attivi sia dell’introduzione di nuove norme sull’elenco di specie soggette a passaporto, così come di nuovi patogeni da quarantena, sarà a cura del Servizio fitopatologico della Regione Lombardia.

Annualmente si assiste inoltre alla nascita di nuovi principi attivi, a differenti modalità d’azione.

Questo tipo di informazione sarà argomento di aggiornamenti annuali o periodici. 

 

 

Principali malattie e difesa  

Insetti  Oziorrinco: Othiorrynchus sulcatus, O. rugosostriatum

Adulto: coleottero di colore bruno scuro-nero, lungo 8-10 mm, antenne e zampe brune, il rostro è lungo quanto largo; antenne geniculate. Larva bianca, con il corpo arcuato a C, apoda, con capo giallo crema, lunga 1-1,2 cm. Pupa di colore bianco. Uova: subsferico, bianco appena deposto, diventa successivamente color arancione. Sintomi principali e organi colpiti: gi adulti si nutrono delle foglie, provocando, con profonde erosioni, danni estetici e funzionali (ridotta fotosintesi).

Il sintomo tipico consiste nella presenza di incisioni anche profonde con contorno tondeggiante, che hanno inizio dal margine fogliare, raramente dal centro della foglia. Questo rappresenta un fattore distintivo rispetto ad altri parassiti. Il danno da parte degli adulti è tipicamente primaverile-estivo.

Le larve provocano danni al colletto e alle radici, nutrendosi di essi, e danneggiandone la funzionalità fino a compromettere la vitalità delle piante più giovani. Ciclo biologico: sverna generalmente come larva matura o pupa nel terreno e, in alcuni casi, come adulto. Verso la metà-fine di aprile gli adulti fuoriescono dal terreno e si dirigono verso la chioma, dove iniziano a nutrirsi delle foglie. Si nutrono generalmente di notte, uscendo dal terreno al crepuscolo.

Dopo circa un mese di nutrimento, inizia la deposizione delle uova, poco sotto il livello del terreno. Le giovani larve iniziano a nutrirsi voracemente di colletto e radici. Nota: se sverna come adulto, una volta giunto in superficie inizia a nutrirsi intorno al mese di aprile. I primi danni che si osservano sulle foglie possono provocare una certa confusione per quanto riguarda un’efficace organizzazione della lotta. Infatti sono provocati dai pochi adulti svernanti. I danni maggiori si osservano successivamente, quando sono divenute adulte le larve o le pupe svernanti.

Un secondo danno sulle foglie si osserva a fine estate; prima di interrarsi per trascorrere l’inverno, gli adulti si possono ancora nutrire.

Lotta: Lotta Chimica: Contro le larve si può intervenire chimicamente con principi attivi quali carbosulfan, Benfuracarb, prodotto sistemico, o clorpyriphos, granulare, persiste nel terreno 2-3 mesi.

Contro gli adulti si possono utilizzare principi attivi quali acephate, azinphos-methyl, deltametrina, piretro o cyflutrin. Si consiglia di intervenire nelle ore serali. Biologica: Per la lotta biologica si utilizzano prodotti a base di larve di nematodi del genere Heterorahbditis (H. heliothidis).

Le larve sono in grado di parassitizzare le giovani larve di oziorrinco. Come già descritto, la difficoltà dell’applicazione della lotta biologica consiste nello stabilire il giusto momento di intervento, in cui si presume la presenza di larve di oziorrinco nello stadio di maggiore suscettibilità.

Come descritto nel ciclo biologico, dopo circa un mese dall’osservazione della comparsa degli adulti, si possono distribuire le larve di nematodi. Il prodotto commerciale si presenta come sospensione, che deve essere diluita in acqua e distribuita al terreno per irrigazione. Il terreno deve essere ben inumidito, sia prima del trattamento, che dopo, per circa dieci giorni e va mantenuto ben irrigato.

Dopo circa 20-30 giorni dal trattamento, è possibile verificare l’avvenuta parassitizzazione. Infatti, le larve di oziorrinco che vengono parassitizzate dal Integrata Non sempre è possibile risolvere il problema dell’infestazione da oziorrinco con il solo intervento biologico. Molti fattori ambientali possono infatti influenzare il ciclo di questo coleottero, provocando una notevole scalarità di comparsa di adulti e larve.

Si ricorre quindi a un trattamento chimico contro gli adulti, se in primavera la loro presenza è tale da arrecare danni molto gravi alla vegetazione, prima di applicare il prodotto biologico. Un altro trattamento chimico, in alternativa, si può applicare in autunno-inverno, con prodotti a base di benfuracarb, o di clorpyriphos, contro le larve svernanti.

 

Crittogame  Exobasidium japonicum:

è uno dei funghi più diffusi su azalee e rododendri. I sintomi sono rappresentati da galle biancastre, di notevole consistenza, presenti sulla lamina fogliare, visibili soprattutto in primavera ed anche sulle foglie cadute, da cui la malattia, causata da un fungo basidiomicete, si trasmette.

Lotta: preventiva: eliminazione delle foglie infette, aerazione degli ambienti di coltivazione. Chimica: a base di sali di rame, di ditiocarbammati, Clortalonil (Daconil).

 

Marciume radicale e del colletto: provocato dal fungo Phytophtora cynnamoni.

Le radici si presentano imbrunite, e con lento sviluppo. Favorita da eccessi di bagnatura e concimazione e da alte temperature.

Lotta: con i principi attivi Fosetly alluminio (Aliette), Metalaxyl (Ridomil), Furalaxil (Fongarid).

 

Marciume del colletto, malattia causata dal fungo basidiomicete Rhizoctonia solani.

Il sintomo più tipico si osserva al colletto, con imbrunimenti che si diffondono anche allo stelo, che diventano poi marciumi. Le radici possono presentare macchie necrotiche bruno nere e, in fase finale della malattia, anch’esse sono marcescenti. Questo tipo di fungo colpisce prevalentemente le giovani piante, dopo il trapianto ed è favorito da eccessi di umidità, coltivazione fitta, eccesso di sali nel substrato.

La difesa contro questo fungo è di tipo preventivo, evitando l’insorgere delle condizioni ambientali che favoriscono l’infezione, o correggendoli, se la malattia è già in atto, oppure di tipo chimico, sia preventivo sia curativo, con prodotti a base di Vinclozolin (Ronilan), Iprodione (Rovral, Iprodial), Tolchophos metile (Rizolex) al colletto.

 

Muffa grigia, causata dal fungo Botrytis cinerea.

Il fattore ambientale che favorisce tale fungo è prevalentemente l’elevata umidità relativa; i sintomi sono rappresentati da disseccamenti fogliari nerastri, che vanno dal margine verso l’interno della foglia, che si ricoprono di un’evidente muffa grigio scura.

Se la lotta preventiva non è sufficiente, si interviene con prodotti a base di Iprodione (Rovral, Iprodial), Chlortalonil (Daconil), Tolchophos metile (Rizolex), Proclorax (Octave). In fase di fioritura alcuni di questi prodotti possono risultare fitotossici.

 

 

Principali varietà coltivate  

Le azalee sempreverdi sono denominate azalee giapponesi. Le azalee moderne sono frutto del lavoro di cinque diversi costitutori: Koster, Vuyk, Rothschild, Morrison e Gable; ciascun gruppo è noto commercialmente col nome del costitutore stesso; fanno eccezione le azalee di Morrison, note col nome della località in cui egli operò: Glenn Dale.

Azalee Kurume: Molto variabili nelle dimensioni e nella persistenza delle foglie e nel colore dei fiori, presente in parecchie gradazioni di rosa, malva, rosso magenta, salmone, molto raro il bianco. 'Blaauw’s Pink' fiore doppio color rosa salmone carico con macchie scure. 'Hino Crimson' fiore color rosso carico, semplice, con dimensioni sui 3-4 cm 'Kirin' Fiore piccolo, doppio, di forma tubolare di color rosa confetto. Il fogliame è color verde brillante. 'Silvester' Fiori piccoli color rosso porpora vivo con margini più chiari il fogliame è lanceolato color verde intenso. La fioritura è precoce inizia ad Aprile 'Muttertag' 'Festa della mamma' Fiore grande semi-doppio di color rosso vivo intenso con macchie bruno chiare. pianta rustica, di taglia piccola. Si presta anche come pianta da vaso. 'Rex'. Fiore doppio piccolo color rosa salmone. Vegetazione compatta. 

Ibridi Gable: Fiori di medie dimensioni, di 4-6 cm. 

Ibridi Glenn Dale: Fiori di dimensioni da medie a molto grandi, di 5-10 cm. 'Elizabeth' Fiore grande di color rosa albicocca più chiaro al centro 'Galatea' 'Lady Folia Alba', fiore medio di tonalità insolita color rosso mogano. Fioritura tardiva di ottima vegetazione. 'Treasure' Fiore grande di color bianco puro .Fioritura tardiva. Vegetazione ottima. 'Favorite'. Fiore di color rosa carico con petali leggermente increspati. 

Ibridi Kaempferi: Fiori medi, 4-5 cm 

Ibridi Vuyk: 'Vuyk’s Scarlet', fiori di grande dimensione colore rosso scuro brillante con riflessi cremisi ,il fogliame è eccellente.La fioritura abbondante avviene a mezza stagione.Pianta compatta,resistente al freddo di buona crescita. 'Vuyk’s Rosyred'. Fiori di grande dimensione colore rosa vivo intenso con stami prominenti.Ottimo fogliame ,molto fiorifera. 'Palestrina'. Fiori bianchi, portamento eretto. 'Beethoven' Fiore semplice grande, frangiato di color rosa lilla orchidea. Vegetazione molto vigorosa. 

 

 

 

Progetto Regionale di Assistenza Tecnica al settore Florovivaistico realizzato nell'ambito della misura N 1.14 del Piano di sviluppo rurale 2000-2006 con il contributo congiunto di Comunità Europea, Stato Italiano e Regione Lombardia, la cui attuazione è stata affidata alla Fondazione Minoprio.