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Crollo del reddito agricolo nell'UE

I dati diffusi da Eurostat confermano il forte crollo dei redditi agricoli nel corso del 2009, con una diminuzione media dell’11,6% in termini reali e dopo aver calcolato gli effetti dell’inflazione. Va però ricordato che in parte ciò è dipeso dalla variazione dei criteri di calcolo che non considerano più nel PIL agricolo i contributi dati dal pagamento unico aziendale.

In ogni caso le riduzioni sono particolarmente marcate in Ungheria (-32%), Lussemburgo (-25%), Irlanda (-24%), Germania (-21%) e Italia (-20,6%). Un vero e proprio crollo ha colpito il settore cerealicolo, con un meno 30%, quello dell’olio di oliva (-24%) e quelli lattiero-caseario (-21%) e frutticolo (-12%). Uno dei principali motivi della flessione dei redditi è stata la diminuzione del 10,4% del valore della produzione agricola europea.
E’ dal 2003 che nel settore agricolo europeo è iniziata una tendenza al ribasso che ogni anno ha visto i prezzi agricoli contrarsi in media del 2,1% e i prezzi al consumo aumentare in genere del 2,5%. Tra il 2000 ed il 2009, il reddito agricolo reale per occupato è aumentato del 5% in media nell'UE-27, ma con forti differenze tra nuovi e vecchi Stati membri: nei primi si è infatti registrato un aumento del 61%, mentre per i secondi si è registrato un calo del 10%.
Per l'Italia, nel decennio preso in considerazione, la diminuzione è stata del 35%; peggio ha fatto solo la Danimarca con un -46%.
 
Da Europa Informa - Newsletter quindicinale a cura di EUROPE DIRECT TRENTINO - Fondazione E. Mach



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