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Resconto a cura di Denis Nadal della riunione tra CC Container ed un buon numero di aziende italiane (oltre 570) ad Ostia antica |
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la presente per fare un rapido resoconto di quanto detto durante la riunione organizzata dalle aziende italiane con Container Centralen, di mercoledì scorso 20 ottobre a Ostia Antica ed offrire qualche chiarimento in più rispetto alla posizione da tenere nei confronti di CC per quanto concerne la 'problematica RFID'.
Presenti più di 570 aziende di 13 regioni italiane (in allegato) a dimostrazione dell'importanza e dell'attenzione riservata a tale argomento e di Frans Zwetsloot (direzione marketing CC Europe), Marco Sforzini (direttore CC Italia) e Florencia Sassone (amministrzione CC Italia).
Tralasciando la presentazione aziendale di CC operata dal direttore Italia Marco Sforzini, abbiamo dedicato più tempo a diversi importanti argomenti quali:
Mi sento tranquillamente di poter affermare che l'argomento più coinvolgente è stato quello relativo alla nuova marcatura dei carrelli con lucchetti dotati di teconolgia RFID.
E' intervenuta a tal proposito la sig.ra Mariangela Cattaneo in qualità di rappresentante della CIA (confederazione italiana agricoltori) e vice presidente del gruppo COPA-COGECA (http://shippingonline.ilsecoloxix.it/p/porti_e_logistica/2010/10/21/AMJq7eAE-florovivaisti_protestano_strozzati.shtml), che ha comunicato a CC (che si è limitata a prenderne atto) le posizioni prese dal gruppo durante l'assemblea di Bruxelles di lunedì 18. Tali posizioni si riassumono in:
C'è da tenere ben presente che durante questa riunione il sig. Frans Zwetsloot ha ribadito ulteriormente che la posizione ufficiale di CC è quella di dare il via all'operazione 'Chip-It' il giorno 10 gennaio 2011, come già previsto e comunicato.
A questo proposito, la discussione ha preso tono e molti sono stati gli interrogativi proposti in merito a:
- praticità dell'operazione e fattibilità per le aziende italiane
- valutazione dei costi
- dubbi sulla situazione degli altri clienti europei - possibilità di rescissione dei contratti e condizioni
Di oggettivo c'è che a livello pratico nulla di più inadatto e dispendioso in termini di tempo poteva essere pensato. Le conseguenze dell'obbligo di controllo non più solamente visivo, della formazione del personale dedicato alla scannerizzazione e all'aggiornamento dei lettori sono i momenti critici che durante l'operatività stagionale incideranno in maniera più forte in ogni azienda. CC ha identificato il problema raccogliendo le lamentele (dettagliate) delle aziende di tutta Italia che hanno approfondito ulteriormente aspetti dettagliati, senza però fornire alcuna soluzione. Per quanto riguarda l'aspetto 'costi', già era palese e di semplice comprensione il fatto che gli stessi aumenteranno in maniera diretta (acquisto degli scanner in primis), ma anche indiretta (personale con mansioni in più, perdita di materiali quasi scontata data la 'non-condivisione' totale del sistema, aumento delle tempistiche in tutte le fasi di preparazione, carico e scarico). Anche in questo caso, CC ha preso atto delle osservazioni fatte, assicurando un'offerta a tutti i propri clienti inerente all'acquisto degli scanner a prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli attuali (l'offerta verrà inoltrata entro la prossima settimana, non si è capito secondo quali modalità. Provvederò a sollecitare un invio diretto e comunque ad aggiornarvi), ma senza entrare in merito ad ulteriori riduzioni del canone di manutenzione e fissando quindi le condizioni già presentate in precedenza (-0,50euro nel 2012 e -0,50euro nel 2013), ritenute assolutamente insufficienti e non convenienti all'unanimità.
Molto complessa la situazione degli altri Paesi europei, dove tutti i Clienti CC hanno attualmente le stesse perplessità che viviamo oggi qui in Italia. Utile citare un messaggio mail, pervenuto a noi in maniera del tutto casuale e letto durante la riunione, in cui l'amministratore delegato di CC, sig. Tonny Vangsgaard Gravesen, relaziona al gruppo di lavoro per l'introduzione della tecnologia RFID (composto da GASA, LANDGARD, VGB e FLORAHOLLAND) lo stato di avanzamento euopeo dei lavori, dettagliando Paese per Paese le varie prese di posizione. In seguito alle verifiche effettuate, abbiamo colto l'occasione per smentire pubblicamente le adesioni di 'supporto all'introduzione RFID' di aziende italiane (alcune presenti alla riunione stessa), tedesche, francesi, olandesi ed inglesi facendo notare ai rappresentanti di CC presenti la gravità di un'operazione commerciale basata sulla circolazione di informazioni false atte a condizionare le scelte di altre aziende. CC ha preso atto, non senza imbarazzo, dello stato delle cose riportate nella mail in questione e dei rischi penali di un'azione simile, senza rispondere. E' fuori discussione, in ogni modo, il fatto inconfutabile che alcune grandi aziende, soprattutto del Nord-Europa, hanno già condiviso l'idea di CC ed appoggiato le operazioni di scanning.
In merito alla rescissione del contratto da parte dei Clienti CC, abbiamo richiesto se vi fossero costi previsti.
E' stata data una risposta non ufficiale che si contrappone alla possibilità (prevista in alcuni casi dal codice civile) di rescindere il contratto in maniera totalmente gratuita qualora si modificasse una parte importante dello stesso.
Attendiamo quindi una verifica ed una risposta ufficiale entro la prossima settimana. Abbiamo inoltre richiesto che, per trasparenza, venga inviata a tutti i 2600 clienti italiani una nota in merito alla possibilità di rescindere il contratto con relativa informazione sui costi.
RIFLESSIONI
A questo punto, due domande importanti:
Spero che quanto riportato qui sopra sia utile.
Il nostro lavoro in ogni caso non si ferma qui. Gli aggiornamenti saranno costanti e continui nel brevissimo e medio periodo.
L'idea è quella di creare un organo di informazione a livello nazionale ed internazionale (anche con l'aiuto di PlantChainLogistics) che sposti l'attenzione su qualcosa di concreto da sviluppare e che sia di aiuto PRATICO in quanto a soluzioni alternative (approvvigionamento di materiali DC, trattative commerciali, soluzioni logistiche...).
Ritengo che qualcosa si sia ottenuto, anche se a volte difficile da vedere chiaramente.
Abbiamo tutti (compresa Container Centralen ed è questo il vero successo) capito a pieno che:
UN'ALTERNATIVA ESISTE
CI SONO TUTTI I PRESUPPOSTI PER FARLA FUNZIONARE
I COSTI DI GESTIONE SARANNO RIDOTTI PERCHE' PILOTATI DIRETTAMENTE DA NOI STESSI
A scanso di equivoci.
La nostra azienda una posizione l'ha presa.
Da gennaio i nostri carrelli saranno DC per il 90%. Il 95% dei nostri clienti ha compreso la nostra scelta e lavorerà scambiando i carrelli alla pari con materiali DC. Manterremo una piccolissima quantità di carrelli sotto contratto con Container Centralen per poter servire quel 5% che, probabilmente, nel 2012 farà parte del 95% che ha già capito.
Buona giornata a tutti.
Denis Nadal
JARDISERVICE SRL
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