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Operation Chip: Risposta alla lettera aperta della Signora Cattaneo (Coordinatrice GIE florovivaismo) |
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Spett.le Alla c.a.
Mariangela Cattaneo
(Coordinatrice GIE florovivaismo)
Sarzana, 7 Dicembre 2010
Gent.ma Sig.ra Cattaneo,
in riscontro alla Sua pregiatissima del 26.11.2010, ritengo che alcuni rilievi siano doverosi.
Non corrisponde al vero che vi sia molta incertezza nel settore florovivaistico italiano a seguito dell’introduzione della nuova etichettatura con sistema RFID.
CC ha impiegato molteplici risorse per comunicare a tutti gli operatori, vecchi e nuovi clienti, il funzionamento del nuovo sistema che diverrà operativo dal 10.01.2011. Non solo, CC ha ricevuto molti apprezzamenti da parte delle associazioni di categoria per lo sforzo che l’azienda ha sostenuto per venire incontro alle esigenze dei propri clienti, superando le criticità che venivano di volta in volta segnalate. E’ in tale ottica che si ribadisce il concetto dell’uso facoltativo dello scanner e si spiega la decisone di accettare nei depositi carrelli con lucchetto contraffatto conteggiandoli come carrelli buoni, contrariamente a quanto era stato detto in un primo momento, quando sarebbero stati accettati solo carrelli con lucchetto RFID originale. Operazione che poteva rivelarsi onerosa soprattutto per i clienti più piccoli, ma che dimostra la volontà dell’azienda di coltivare le migliori relazioni con tutti gli operatori, nessuno escluso.
Tuttavia, CC non rinuncia a ribadire come l’operazione messa in campo sia volta proprio ad una maggior tutela dei propri clienti; lo scopo di tale progetto, infatti, è quello di evitare che il commercio di carrelli contraffatti si risolva in un sempre maggior costo di manutenzione che colpisce, in ultima istanza, proprio il cliente come utilizzatore finale.
Siamo molto dispiaciuti, inoltre, per una serie di non corrette informazione rese pubbliche da fonti evidentemente poco informate, anche sotto il profilo della correttezza e trasparenza della CC.
La nostra azienda non solo ha sempre svolto un’opera di costante informazione degli operatore del settore, ma ha sempre applicato rigorosamente i propri contratti, ed a tal proposito, destituita di ogni fondamento è la notizia di modifiche unilaterali dei contratti in essere. Lo ribadiamo ad alta voce: non vi è alcuna modifica contrattuale, in quanto le condizioni generali di contratto sottoscritte dai singoli già prevedevano la possibilità di operare modifiche alle etichettature. L’azienda si riserva, comunque, ogni azione a tutela del proprio buon nome anche al fine di scongiurare qualsivoglia azione di turbativa del mercato in proprio danno.
Per quanto concerne, invece, i consigli della CIA siamo spiacenti di non poter accogliere quanto ci viene suggerito, in quanto ciò snaturerebbero il piano delle nuova etichettatura con costi proibitivi per l’azienda che non avrebbe alcun margine di guadagno.
Al fine di evitare strumentali polemiche e di fornire il miglior servizio possibile siamo comunque disposti, così come avvenuto con le altre associazioni di categoria, ad incontrare CIA e i suoi associati al fine di fugare qualsivoglia ulteriore dubbio, in modo da salutare il nuovo anno con rinnovate energie.
Cordiali Saluti
Marco Utzon Sforzini |
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