Regione Lombardia - S.A.I.F.
Servizio Assistenza Integrata al Florovivaismo
Scheda colturale di
Gleditsia triachantos
Famiglia: Leguminosae
Tecnica Colturale:
Inizio di coltivazione: le piantine vengono prodotte da seme.
Ciclo di coltivazione: le piantine vengono vendute ad 1 anno dalla semina, a radice nuda, e trapiantate in pieno campo o rinvasate nei vasetti di diametro 9 cm.
Vaso di coltivazione: 9 cm e seguenti
Ambiente di coltivazione:
Luce: predilige esposizioni soleggiate o a mezz’ombra.
Substrato: il substrato di coltivazione utilizzato in contenitore è composto da una miscela di torba e pomice in eguale quantità. In pieno campo vive in terreni a medio impasto, tendente all’argilloso. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, anche suoli asciutti e calcarei. Predilige terreni profondi, freschi e fertili.
pH: pianta tollerante ai diversi terreni, con predilezione per quelli neutri o basici.
Salinità: ha un’elevata tolleranza ai terreni salini.
Concimazione: si utilizzano concimi ternari bilanciati, al momento della preparazione del terreno, in dose di circa 3 q/ha; durante la fase primaverile vengono utilizzati concimi complessi, ad alto tenore di azoto.
Altre operazioni colturali:
Potatura: richiede minimi interventi di contenimento della forma.
Impostazione palco rami: la forma piramidale, come nel caso della Gleditsia triachantos 'Skyline', prevede un’impalcatura pari a 60°-90° sul tronco.
Moltiplicazione: i semi devono essere scarificati in acido solforico concentrato per 1-2 ore per permettere la successiva germinazione. Le cultivars sono fatte germogliare da innesti di piantine di semenzaio.
Prevenzione
Tra i fattori che condizionano la buona riuscita delle colture, uno dei principali è sicuramente la sanità del materiale vegetale a inizio coltivazione, in entrata in azienda. Per questo l’azione di controllo del materiale in ingresso è importante per verificare sanità e qualità delle giovani piante acquistate. A tale proposito si rimanda alla scheda di controllo del materiale vegetale, messa a punto dal SAIF.
Inoltre, in ciascuno dei seguenti piani colturali si farà riferimento alle malattie più diffuse e problematiche più frequenti su quella specie e, di conseguenza, la necessità e l’urgenza del controllo saranno più specifiche se riferite a quel tipo di problema.
Principali malattie e difesa
recenti disposizioni legislative hanno stabilito la revoca di molti principi attivi registrati per il loro utilizzo su specie ornamentali.
L’aggiornamento su nuove disposizioni, sia in materia di nuove registrazioni o revoca dei principi attivi sia dell’introduzione di nuove norme sull’elenco di specie soggette a passaporto, così come di nuovi patogeni da quarantena, sarà a cura del Servizio fitopatologico della Regione Lombardia.
Annualmente si assiste inoltre alla nascita di nuovi principi attivi, a differenti modalità d’azione.
Questo tipo di informazione sarà argomento di aggiornamenti annuali o periodici.
Principali malattie e difesa
Acari può essere colpita da acari che ne rovinano le foglie senza però comportare danni irreparabili.
Standard di prodotto
Standard dimensionale: può raggiungere, in ambienti ottimali, i 20 metri di altezza e i 12 metri di diametro della chioma.
Standard tipologico: chioma espansa e vaporosa, di colore verde chiaro, prima ovale, poi ombrelliforme.
Principali varietà coltivate
Inermis: varietà caratterizzata dall’assenza di spine, adatta alla formazione di viali alberati
Skyline: cultivar con forma piramidale della chioma e rami ascendenti, compatta, con foglie verde scuro.
Sunburst: cultivar dal colore giallo delle foglie per tutto il periodo dell’anno
Progetto Regionale di Assistenza Tecnica al settore Florovivaistico realizzato nell'ambito della misura N 1.14 del Piano di sviluppo rurale 2000-2006 con il contributo congiunto di Comunità Europea, Stato Italiano e Regione Lombardia, la cui attuazione è stata affidata alla Fondazione Minoprio.