Regione Lombardia - S.A.I.F.
Servizio Assistenza Integrata al Florovivaismo
Scheda colturale di
Impatiens Nuova Guinea
Famiglia: Balsaminaceae
Origine: Nuova Guinea
Tecnica Colturale:
Inizio di coltivazione: Pianta a ciclo primaverile, con invasatura a febbraio - marzo
Vaso di coltivazione: 12-14 cm di diametro; 8-10-11 cm per le cultivar "mini" ciotole di diametro 18-20 cm, con più piante.
Ambiente di coltivazione:
Temperatura: Dall’invasatura, per 20 giorni - un mese: 20°C, con 18°C notturni e 20-22°C di giorno; poi, dopo circa 20 giorni, 15-16°C con inizio della ventilazione a 22°C. Per anticipare la fioritura: 18-22°C per tutto il periodo
Luce: Intensità luminosa elevata migliora le caratteristiche e l’intensità di colore di foglie e fiori ed evita la filatura; ombreggiare oltre 50.000 lux Ombreggiamento: necessaria in piena estate Illuminazione artificiale: non richiesta sulle piante in coltivazione
Umidità Relativa %: 60-70%.
Substrato: Substrato pronto a base di torba bionda fibrosa; miscuglio di torba 60%, terra di foglie 20% e perlite 20%; miscela di torba bionda 80-85% e perlite 15-20%.
pH: 5,5-6,5
Salinità: 1.200-1.400 m Siemens /cm.
Irrigazione: Bagnatura del substrato con abbondanti irrigazioni; Impatiens nuova-guinea è infatti una specie esigente di acqua. I migliori risultati si ottengono con sistemi di bagnatura dal basso o direttamente nel contenitore di coltivazione: per subirrigazione, a flusso e riflusso o con tappetino, e a goccia, o con spaghetti, evitando di bagnare direttamente le foglie.
Concimazione: Fertirrigazione dopo 15-20 giorni all’invasatura a 0,8 - 1 grammo / litro, con concime complesso, se a frequenza settimanale, oppure 0,4-0,6 grammi / litro, se continua ad ogni irrigazione. Il rapporto ottimale iniziale tra N, P e K è di 15:10:15. Inizialmente si può effettuare la prima concimazione con nitrato di calcio, e proseguire alternandola alle normali concimazioni nella fase di crescita vegetativa iniziale. Successivamente è consigliabile un equilibrio tra azoto fornito in forma nitrica e ammonica. Eccessi di salinità rallentano lo sviluppo delle radici e bloccano i germogli. Il rapporto tra gli elementi nutritivi deve essere modificato a 15:5:25 per stimolare la fioritura.
Note: a fine coltura aumentare le concentrazioni di potassio e magnesio per favorire una maggiore intensità di colorazione dei fiori.
Altre operazioni colturali:
Cimatura: Non richiede cimature ed anche i trattamenti brachizzanti, nelle nuove cultivar a portamento compatto con tendenza naturale alla ramificazione, non sono necessari.
Brachizzazione: In caso di necessità e di eccessivo allungamento: intervenire con Cycocel 1,5 g/litro, o Alar 2-3 g/ litro Differenze di temperatura fra il giorno e la notte provocano un allungamento degli steli del fiore. Il mantenimento della stessa temperatura di giorno e di notte consente uno sviluppopiù compatto delle piante.
Moltiplicazione: Talea apicale di tre-quattro nodi: 3-5 cm. di lunghezza Dimensioni del vaso raccomandate e più diffuse commercialmente, in base al tipo di sviluppo della pianta ed alle cultivar (vedi: Dimensioni del vaso di coltivazione e Principali varietà in commercio)
Prevenzione
Tra i fattori che condizionano la buona riuscita delle colture, uno dei principali è sicuramente la sanità del materiale vegetale a inizio coltivazione, in entrata in azienda. Per questo l’azione di controllo del materiale in ingresso è importante per verificare sanità e qualità delle giovani piante acquistate. A tale proposito si rimanda alla scheda di controllo del materiale vegetale, messa a punto dal SAIF.
Inoltre, in ciascuno dei seguenti piani colturali si farà riferimento alle malattie più diffuse e problematiche più frequenti su quella specie e, di conseguenza, la necessità e l’urgenza del controllo saranno più specifiche se riferite a quel tipo di problema.
Principali malattie e difesa
recenti disposizioni legislative hanno stabilito la revoca di molti principi attivi registrati per il loro utilizzo su specie ornamentali.
L’aggiornamento su nuove disposizioni, sia in materia di nuove registrazioni o revoca dei principi attivi sia dell’introduzione di nuove norme sull’elenco di specie soggette a passaporto, così come di nuovi patogeni da quarantena, sarà a cura del Servizio fitopatologico della Regione Lombardia.
Annualmente si assiste inoltre alla nascita di nuovi principi attivi, a differenti modalità d’azione.
Questo tipo di informazione sarà argomento di aggiornamenti annuali o periodici.
Principali malattie e difesa
Insetti Tripidi: Echinotrips americanus
fino a qualche anno fa non era presente in Italia; ha iniziato a diffondersi e Impatiens Nuova Guinea è stata una tra le prime piante ad essere colpite. I sintomi sono rappresentati da lievi deformazioni delle foglie, decolorazione intensa e diffusa, rallentamento della crescita. I sintomi sono molto simili a quelli dovuti ad acari. Echinotrips americanum è un tripide di dimensioni maggiori di Frankliniella; di colore nero, con una sottile linea bianca in corrispondenza dell’attaccatura delle ali, vive generalmente sulla lamina sia superiore che inferiore della foglia. Le larve sono di colore giallo chiarissimo, quasi trasparenti, spesso più frequenti sulla pagina inferiore.
I sintomi sono un rallentamento generalizzato della crescita, la presenza di fogliame più chiaro, con strisce di colore verde chiaro "a puntini". Sono molto simili ai danni causati da acari (vedi in seguito) Lotta: utilizzo delle trappole cromotropiche di colore azzurro, a scopo di monitoraggio, per evidenziare le zone della serra e i bancali da cui inizia l’infestazione.
Alla comparsa di pochi individui di tripide, si consiglia di intervenire, alternando due o tre tipi di principi attivi, con prodotti a base di piretroidi (deltametrina: Decis), Methiocarb (Mesurol), Fenpropatrin (Danitol), Acephate (Orthene, Orthofat), Thiodan (Endosulfan)
Lotta:Il metodo si basa sulla distribuzione dell’acaro, in dosi di circa 20 individui a pianta, in corrispondenza dell’inizio dell’osservazione dei primi tripidi sulle trappole cromotropiche. Per l’intera coltivazione si rendono necessari due lanci, al massimo tre, a distanza di tre - quattro settimane l’uno dall’altro.
Frankliniella occidentalis
tripide diffuso da più tempo in Italia, rispetto al precedente, ma di più difficile rilievo per le abitudini a ritrovarsi all’interno delle gemme, o sulla pagina inferiore delle foglie, e di dimensioni notevolmente inferiori rispetto a Echinotrips. Si rende quindi ancora più importante l’utilizzo delle trappole cromotropiche per il rilevamento e la cattura. Anche i sintomi sono diversi, con deformazioni e bollosità delle foglie, rottura di colore, con striature biancastre sui petali e, nella fase avanzata, presenza di piccole tacche suberose sulla pagina inferiore delle foglie. I prodotti per la lotta sono gli stessi utilizzati per il controllo di Echinotrips.
Danni indiretti dell’infestazione da tripidi sono causati dalla trasmissione di virus da parte di questi insetti che, provocando punture sulla lamina fogliare, favoriscono l’entrata del virus nel sistema vascolare delle piante. La lotta contro i tripidi ha dunque maggiore importanza anche come lotta preventiva alle virosi, a cui Impatiens Nuova Guinea è molto soggetta (vedi virus).
Lotta:Anche se non ancora ampiamente sperimentata, si può con facilità applicare la lotta biologica contro i tripidi attraverso l’utilizzo di acari predatori, come per esempio l’acaro fitoseide Amblyseius cucumeris, predatore di tripidi e in particolare di Frankliniella.
Acari Acari tetranichidi: Tetranichus urticae o ragnetto rosso
gli adulti sono visibili ad occhio nudo, le uova e le forme giovanili grazie all’utilizzo di una semplice lente (uova trasparenti, tondeggianti, sulla pagina inferiore). I sintomi sono rappresentati dalla presenza di decolorazioni sulle foglie, a volte puntiformi, rallentamento della crescita. Sono favoriti da condizioni di secchezza dell’ambiente di coltivazione, e presentano il periodo di massima moltiplicazione in estate, a volte a inizio fioritura.
Lotta: alcuni principi attivi efficaci contro i tripidi sono anche acaricidi.
Inoltre si consigliano: Fenpropatrin (Danitol), Bifentrin (Brigata), Methiocarb (Mesurol), Acrinatrina (Rufast), Abamectina (Vertimec): quest’ultimo si diffonde in modo traslaminare, raggiungendo strati della foglia non direttamente colpiti dal prodotto, e permettendo una maggiore efficacia e durata del trattamento. Altri principi attivi efficaci: Cyexatin (Acarstin, Pennstyl), Clorfentezine (Apollo), Fenpyroximate (Miro), Tebufenpyrad (Masai).
E’ importante, nel programma di controllo degli acari, alternare più principi attivi, sai come modalità d’azione che come efficacia sui diversi stadi di sviluppo: adulti, uova, forme giovanili o neanidi.
Acari tarsonemidi
presentano sintomi molto simili all’attacco di Frankliniella, con deformazioni e bollosità delle foglioline apicali, blocco del germoglio apicale, e successivamente delle crescita. principi attivi efficaci: come sopra.
Virus dell'Impatiens della Nuova Guinea è sensibile a molte specie di virus. I principali sono: INSV: virus della maculatura necrotica dell’Impatiens TSWV: virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro CMV: virus del mosaico del cetriolo TMV: Virus del mosaico del tabacco. I sintomi di queste infezioni virali sono tra loro molto simili e consistono in macchie necrotiche di piccole dimensioni, generalmente tonde, bollosità, mosaico(macchioline piccole e clorotiche), fiori deformati, anellature concentriche di colore verde chiaro-giallo, foglioline strette e allungate, con margini arricciati, fiori piccoli o blocco dell’apertura dei boccioli, che risultano atrofizzati.
Contro le virosi l’unica lotta possibile è la prevenzione, che consiste nell’acquisto di piante madri sane, anche se non sempre è possibile identificare ed evidenziare la presenza di virus sulle giovani talee radicate che giungono in aziende per l’inizio della coltivazione.
La lotta contro i tripidi rientra nei sistemi di prevenzione, poiché impedisce il propagarsi di potenziali infezioni già presenti in serra, o nei tripidi stessi.
Crittogame Marciume del colletto, malattia causata dal fungo basidiomicete Rhizoctonia solani:
Il sintomo più tipico si osserva al colletto, con imbrunimenti che si diffondono anche allo stelo, che diventano poi marciumi. Le radici possono presentare macchie necrotiche brunastre e, in fase finale della malattia, anch’esse sono marcescenti. Questo tipo di fungo colpisce prevalentemente le giovani piante, dopo il trapianto ed è favorito da eccessi di umidità, coltivazione fitta, eccesso di salinità di partenza nel substrato.
La difesa contro questo fungo è di tipo preventivo, evitando l’insorgere delle condizioni ambientali che favoriscono l’infezione, o correggendoli, se la malattia è già in atto, oppure di tipo chimico, sia preventivo sia curativo, con prodotti a base di Vinclozolin (Ronilan), Iprodione (Rovral, Iprodial), Tolchophos metile (Rizolex).
Marciume delle radici, provocato dal fungo Pythium spp.
è una malattia tipica delle giovani piante, da poco invasate, che deperiscono improvvisamente e presentano radici, fusto e colletto di consistenza molle e si sfaldano facilmente. Sistemico di prevenzione consistono nell’evitare le condizioni ambientali e di coltivazione favorevoli, come eccessi e ristagni idrici, eccessi di concimazioni azotate, fittezza di coltivazione, elevata umidità relativa. A scopo di difesa si possono inserire fungicidi nel substrato a inizio coltivazione, come Furalaxyl (Fongarid), Propamocarb Hydrocloride (Previcur), oppure intervenire subito dopo l’invasatura con trattamenti al colletto con Fosetyl alluminio (Aliette), Tolclofos methyl (Rizolex) Etridiazole (Terrazole).
Muffa grigia, causata dal fungo Botrytis cinerea:
il fattore ambientale che favorisce tale fungo è prevalentemente l’elevata umidità relativa; i sintomi sono rappresentati da disseccamenti fogliari nerastri, che vanno dal margine verso l’interno della foglia, che si ricoprono di un’evidente muffa grigio scura. Se la lotta preventiva non è sufficiente, si interviene con prodotti a base di Iprodione (Rovral, Iprodial), Chlortalonil (Daconil), Tolchophos metile (Rizolex), Proclorax (Octave).
In fase di fioritura alcuni di questi prodotti possono risultare fitotossici. Nota: molti principi attivi sono, come si può notare, efficaci contro diverse malattie fungine, e si possono così ridurre i trattamenti fungicidi, a cui Impatiens Nuova Guinea è molto sensibile.
Marciume fogliare: Myrothecium roridum
i sintomi sono rappresentata da macchie tonde giallastre sulle foglie, generalmente centrali, che si allungano via via, diventando di colore bruno ai bordi, con il centro di consistenza acquosa, per poi disgregarsi al centro. Fattori predisponenti, che favoriscono l’insorgere dell’infezione, sono: condizioni ambientali caldo-umide, con temperature elevate.
Lotta: con prodotti a base di ditiocarbammati, o di sali di rame. Molto efficaci: Iprodione (Rovral), Prochloraz (Octave), Clortalonil (Daconil), Tetraconazolo (Concorde, Defender).
Si consiglia di eliminare immediatamente le piante colpite, da cui si potrebbe diffondere la malattia
Principali varietà coltivate
"Boogie":
"Brindisi":
"Congie":
Serie "Bonita": Tipo mini, dimensioni del vaso di 7-9 cm., colori rosa salmoine (Naranjo, Loros), lilla (Sarchi, Jaloba), arancio-rosso (Cocal, ), ecc.
Serie Celebration®: a fiore grande e abbondante fioritura
Serie Celebrette®: a fiore grande e abbondante fioritura
Serie Colorpower: Colori lavanda (Lavender), rosa scuro (Deep pink), rosa (Pink), rosso arancio (Bright red), rosa salmone (salmon); bianco (White).
Serie Nino®: Con vegetazione più compatta e ramificata (midi), colori: rosso (Saul), rosa chiaro (Juan), bianco (Josè), ecc.
Serie Paradise®: A fiore grande, con fioritura abbondante; fra le principali varietà a colori rosso arancio: Antigua, rosa salmone: Grenada, rosso carminio Martinique, lilla intenso "Papete", Guadalupe:rosa lilla bicolore, Dominica: lilla scuro, ecc.
Serie Petticoat: a fiore grande e abbondante fioritura white, Mandarin, ecc.
Serie Riviera: a fiore grande e abbondante fioritura White, Blu, Red, ecc
Progetto Regionale di Assistenza Tecnica al settore Florovivaistico realizzato nell'ambito della misura N 1.14 del Piano di sviluppo rurale 2000-2006 con il contributo congiunto di Comunità Europea, Stato Italiano e Regione Lombardia, la cui attuazione è stata affidata alla Fondazione Minoprio