Uno studio condotto nel 2000 dall'Organizzazione Internazionale per il Lavoro delle Nazioni Unite ha scoperto che il 60% delle persone che lavorano nelle rose in Ecuador soffrono di avvelenamento da antiparassitari. Lo studio ha dimostrato che i lavoratori soffrivano di sintomi provocati da avvelenamento da antiparassitari, secondo il rapporto. Gli studi hanno anche dimostrato che le donne (70% della forza lavoro) avevano maggiori problemi di salute, perché si occupavano della selezione dei fiori senza indossare mascherine o guanti di gomma. I ragazzi sotto i 18 anni, un quinto della forza lavoro, dimostravano sintomi di disordini neurologici il 22% sopra la media. Secondo test recenti su rose ecuadoriane, acquistate da un supermercato di San Francisco, i fiori contenevano tracce di Aldicarb, un insetticida molto tossico e persistente, che è al bando in 13 paesi. I consumatori europei ricevono solo fiori ecuadoriani coltivati in aziende inserite nei programmi 'etichetta verde' che seguono gli standard certificati tedeschi lauorativi e ambientali. Questi standard non esistono negli USA, che acquistano il 70% del raccolto delle rose ecuadoriane. Il settore floricolo Ecuadoriano è il quarto più grande al mondo (il 73% della produzione è di rose) e dà lavoro a 60.000 persone; viene valutato in circa 250 milioni di euro all'anno. "FlowerTech" www.HortiWorld.nl
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