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Microelementi nella produzione di piante da aiuola

I produttori conoscono benissimo gli elementi principali (macroelementi) necessari per la crescita della pianta (NPK, calcio, magnesio e zolfo), ma tendono a trascurare l'importanza e l'equilibrio dei microelementi. Le piante hanno bisogno dei microelementi a partire dalla crescita della prima vera foglia. La maggior parte dei substrati commerciali per la coltura fuori suolo sono costituiti da un'ampia varietà di componenti inorganici e organici ma i livelli e la disponibilità di microelementi sono variabili e trascurabili. I microelementi si possono somministrare sotto forma di fertilizzanti idrosolubili. Però, livelli troppo alti possono anche essere tossici e alcune specie sono particolarmente suscettibili a un eccesso di boro, come Begonia, Gerbera, Impatiens, Tagetes, Lantana, Viola e Zinnia. Alcune specie, tra cui Pelargonium e Tagetes accumulano ferro e manganese fino ad arrivare a livelli di tossicità se il pH del substrato scende sotto il 6. In generale, le piante coltivate in substrati alcalini soffrono spesso di carenze di microelementi. La carenza di zinco è più comune in Pelargonium, Vinca e Zinnia. La carenza di rame è nota nelle Begonie fibrose, in Tagetes e Petunia. La carenza di ferro può essere facilmente riscontrata in Pelargonium, Salvia e Verbena.

Muhammad Younus, Greenhouse Canada www.greenhousecanada.com E-mail: greenhouse@annexweb.com




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