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Migliorare l’immagine della torba di cocco |
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Molti produttori hanno rinunciato a usare la torba di cocco a causa dell’elevato contenuto in sali e per la presenza di semi e malerbe. L’elevato contenuto di sali viene spesso scoperto durante l’analisi qualitativa dell’acqua perché i sali sono legati nella torba di cocco e sono rilasciati lentamente durante la crescita delle piante. I produttori di rose non sono troppo preoccupati perché le rose tendono a tollerare un elevato contenuto salino. Per ‘ripulire’ la torba di cocco è stata sviluppata una tecnica che utilizza un’attrezzatura semplice e affidabile. La tecnica utilizza la minore quantità di acqua ed energia possibile, di modo che la si può utilizzare nelle nazioni in via di sviluppo, dove la materia prima viene di solito lavorata. Prima di tutto, la torba di cocco viene lavata con prodotti chimici, utilizzando la minore quantità d’acqua possibile, per provocare il rilascio dei sali legandoli ad altri composti e mantenendoli in una forma solubile. A questo punto la miscela risultante viene spremuta per eliminare i sali e l’acqua. Quest’acqua può essere utilizzata per irrigare alcune colture. La torba di cocco rimanente è poi essiccata in un sistema chiuso, utilizzando aria calda. I principali utilizzatori della torba di cocco nella produzione di giovani piante, ortaggi e fiori sono localizzati in Giappone e nel Sud Est Asiatico. Una caratteristica molto positiva della torba di cocco è che può essere molto facilmente re-umidificata dopo che lo strato superficiale secca, a differenza della torba ordinaria. La torba di cocco è stabile, ma le piante coltivate in questo substrato hanno bisogno di frequenti irrigazioni a basso livello. La tecnica è stata sviluppata dalla Bucotec BV, che è una filiale della TDI, che coopera con la Plant Research International, di Wageningen, in Olanda. Per ulteriori informazioni: www.buwater.com Informazioni sui marchi di qualità per i substrati si possono trovare al fax 0031 174 640413, e-mail: info@rhp.nl www.rhp.nl |
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