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Il distretto floricolo di Sanremo - Storia, analisi della capacità produttiva e panoramica della situazione |
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La Floricoltura di Sanremo
CENNI STORICI Nei primi anni del ‘900, grazie alle condizioni climatiche
favorevoli, che hanno permesso di ottenere una produzione floricola anche invernale,
ed allo sviluppo del trasporto ferroviario, Sanremo riesce ad instaurare fitte
relazioni commerciali con l’estero, prevalentemente con Paesi del nord
Europa. Al principio del XX secolo, nel periodo denominato “la
belle époque”, il messaggio inviato da Sanremo tramite la sua produzione
floricola è talmente significativo da determinare dei cambiamenti nella
toponomastica locale; infatti Sanremo diventa nota come “la città
dei fiori” e la costa ligure come “la Riviera dei fiori”. Il primo passaggio, avvenuto negli anni ’70, è stato dalla produzione di soli garofani e fiori di campo all’intensa coltivazione di rose e altri fiori recisi: ciò ha permesso di ampliare la gamma merceologica di Sanremo. La coltivazione di questi prodotti, effettuata in “pien’
aria” o in serre fredde, vanta ormai l’esperienza di una lunga tradizione
ed è costante lungo tutta la stagione invernale. In quest’area le imprese continuano ad essere piccole, ciò è solo parzialmente il frutto di una scelta, in quanto le caratteristiche geografiche della zona limitano la dimensione delle aziende. Gli imprenditori cercano di preservare la qualità e la tipologia di commercializzazione di stampo artigianale, che hanno appreso dalle tradizioni dei loro avi. Attualmente il mercato richiede prodotti di alta qualità;
la cura prestata ad ogni prodotto e al suo processo di confezionamento da parte
delle aziende del distretto di Sanremo, ha fatto sì che la dimensione
limitata delle imprese si trasformasse da handicap a vantaggio competitivo. Il Distretto è la filiera del florovivaismo, che
è costituita dalla produzione, confezionamento, commercializzazione,
distribuzione e
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