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Impegno Della Provincia Di Pistoia Per Il Problema Della Restituzione Delle Agevolazioni Riscaldamento Serre - Interessate Sul Territorio Circa 700 Imprese

L’Assessore alla agricoltura della Provincia di Pistoia Mauro Mari, raccogliendo una pressante indicazione delle associazioni delle imprese agricole, ha scritto al ministero delle politiche agricole e alla regione Toscana sul problema della richiesta di restituzione, partita a settembre, delle agevolazioni carburanti agricoli per riscaldamento serre, che sul nostro territorio interessa molte aziende per cifre importanti che potrebbero metterle in seria difficoltà.
Come è risaputo il gasolio usato in agricoltura ha uno sconto sull'aliquota IVA, previsto in tutta Europa. In Italia quello usato per scaldare le serre ha uno sconto maggiore (aliquota zero).
La commissione europea sostiene però che lo sconto ulteriore per le serre non è conforme alle norme di libera concorrenza perché agevola gli agricoltori con serre di più degli altri. Il contenzioso va avanti da anni, senza che in Italia si sia mai rivista l'agevolazione.
La commissione ha recentemente stabilito con una apposita decisione che la agevolazione maggiore per le serre non è legittima e gli agricoltori devono restituirla in quanto iva non pagata: per ora quella dal 1’ ottobre 2000 al 31 dicembre 2004 benchè l'agevolazione continui ed è già prevista nella finanziaria per il 2010.

A norma UE, gli aiuti di stato indebitamente percepiti devono essere restituiti da chi li ha percepiti, cioè lo Stato inteso come soggetto danneggiato che deve riavere indietro i soldi. Lo stato italiano non li rivuole, ma questo aspetto nel contenzioso sembra non essere determinante. Intanto il Ministero delle politiche agricole ha già avviato un ricorso contro la decisione dell’Unione Europea

“Appreso della recente decisione comunitaria che contesta l’agevolazione sull’acquisto del carburante per riscaldamento serra concessa agli agricoltori” - scrive l’assessore Mauro Mari – “mi rivolgo a voi con sentita preoccupazione per gli effetti che questa procedura può far ricadere sul comparto florovivaistico pistoiese. Voglio ricordare che le richieste di assegnazione del gasolio agevolato per riscaldamento serra in provincia di Pistoia nei primi anni 2000 interessavano circa 700 imprese per anno (oggi scese a poco più di 600).
Aziende produttive con consumi annui di varie migliaia di litri (da poche decine ad alcune centinaia di migliaia) si troverebbero a dover sborsare cifre consistenti, qualora effettivamente la contestazione avvenisse nelle forme che sono state prospettate. Costi aggiuntivi in nessun modo tollerabili per bilanci aziendali con margini sempre più ridotti. Casi di questo genere sono numericamente importanti: circa un terzo delle aziende interessate nei primi anni 2000 dichiarano consumi annui superiori a 10.000 litri. Oggi sono praticamente dimezzate, ma questo non è altro che  un segnale tangibile della crisi del settore floricolo locale, che ulteriormente rende evidente la non praticabilità di un’opzione che ponga a carico degli agricoltori esborsi per fatti pregressi a loro non imputabili.
Con riferimento alla ipotesi di porre a carico degli stessi operatori agricoli la restituzione dell’aliquota a suo tempo non incassata, ritengo doveroso  far presente che:
l’aliquota agevolata è stata ed è tutt’ora disposta dal regime fiscale italiano e gli agricoltori ne hanno usufruito, e ne usufruiscono, nel pieno diritto non è accettabile assimilare ad un comportamento da sanzionare l’aver usufruito di un’agevolazione, spettante  per legge,
questi agricoltori hanno programmato le loro produzioni, ed i  prezzi di vendita, avendo a riferimento determinati costi che è fuori luogo veder lievitare a distanza di anni”.

“Chiedo pertanto” - conclude Mari - “che le istituzione che rappresentate, facendosi pienamente carico della responsabilità per l’agevolazione disposta ed attribuita, assumano ogni iniziativa necessaria a tutelare le imprese del settore in questa vicenda grottesca, ed altresì che se ne dia tempestiva comunicazione agli enti locali, affinché ne possano dar conto agli utenti che vi si rivolgono”.

 
Pistoia 29 settembre 2009



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