Si sta registrando un numero sempre maggiore di epidemie su Phoenix canariensis che crescono in zone urbane. La più preoccupante è una tracheofusariosi, malattia provocata da Fusarium oxysporum f.sp. canariensis, in grado di provocare gravi danni. I sintomi della malattia sono: disseccamento di alcune delle foglie nella calotta che si estende rapidamente a tutte le altre foglie fino al collasso. E' più difficile da identificare in uno stadio precoce, quando non ci sono altri sintomi visibili, al massimo l'imbrunimento degli steli fiorali o dei frutti. E' vitale introdurre metodi preventivi destinati a bloccare il contatto tra le piante e la malattia e ridurre la possibilità di ulteriore diffusione. Si suggeriscono queste misure: non ripiantare Phoenix canariensis in una posizione precedentemente occupata da una pianta infetta (spesso non è possibile usare i prodotti chimici necessari per disinfettare il suolo in ambienti urbani). Nel sostituire una pianta morta o ammalata di P. canariensis, il foro andrebbe ripulito e disinfettato per quanto lo permetta la situazione e le specie piantate devono essere di un altro genere, non Phoenix. Le piante infette devono essere immediatamente eliminate, e tutti i residui di potatura provenienti dalle piante infette vanno asportate; inoltre, tutti i compost derivati completamente o in parte da queste potature non dovrebbero essere mai utilizzati o depositati vicino a piante di P. canariensis. Gli attrezzi di potatura devono essere disinfettati dopo ogni uso su P. canariensis. Le piante che manifestano sintomi iniziali di infezione vanno mantenute sotto osservazione e trattate con prodotti chimici adeguati contro Fusarium sp. che siano ammessi in zone urbane. E' essenziale anche addestrare tecnici e personale impiegato nei parchi municipali e nei dipartimenti per i giardini a riconoscere la malattia e a prendere i provvedimenti adeguati. Giovanni Minuti (Cersaa, Albenga), Angelo Garibaldi (Agrinnova-Univ. of Torino) "Colture Protette" Fax 051 6575856 E-Mail: co@gce.it
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